Riapertura ospedale da Procida: nuovo polo di riabilitazione in Campania per lesioni cerebrali

Riapertura ospedale da Procida: nuovo polo di riabilitazione in Campania per lesioni cerebrali

La Regione Campania investe 60 milioni di euro per trasformare l’Ospedale G. Da Procida di Salerno in un polo di riabilitazione, migliorando l’accesso alle cure e supportando le famiglie.
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Riapertura ospedale da Procida: nuovo polo di riabilitazione in Campania per lesioni cerebrali - Gaeta.it

La Regione Campania si prepara a un’importante trasformazione nel settore della sanità con la ristrutturazione dell’Ospedale G. Da Procida di Salerno. Questo progetto non solo salverà la struttura dall’imminente chiusura, ma la trasformerà nel polo di riabilitazione della regione, portando sollievo a molti pazienti e alle loro famiglie. Il megaprogetto prevede circa 60 milioni di euro di investimenti e mira a colmare una grave lacuna nel servizio di sanità pubblica.

Il futuro della riabilitazione in Campania

Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha ribadito l’importanza di questa iniziativa durante un recente sopralluogo. La nuova struttura avrà circa settanta posti letto, destinati a pazienti con lesioni cerebrali, cardiologiche e traumatologiche. Attualmente, chi necessita di tali cure è obbligato a viaggiare in altre regioni, come Lombardia o Lazio, per ricevere assistenza specializzata. Questo ha comportato disagi e costi aggiuntivi per le famiglie, un problema che la Regione intende affrontare con decisione.

Il polo di riabilitazione a Salerno rappresenterà una svolta significativa anche per i servizi offerti. La struttura avrà a disposizione spazi moderni, piscine e palestre attrezzate, che consentiranno un approccio innovativo alle terapie riabilitative. Non solo si punterà a curare, ma anche a fornire supporto quotidiano alle famiglie, con miniappartamenti disponibili per il soggiorno durante le cure dei propri cari.

L’investimento e i lavori in corso

La notizia dell’investimento di 60 milioni di euro non è solo una tregua per l’Ospedale Da Procida, ma un segnale chiaro di un cambio di rotta nella politica sanitaria della regione. Dopo anni di occupazioni e battaglie per evitare la chiusura, le autorità locali sono finalmente pronte a portare a termine un progetto che sta a cuore a molte famiglie campane. Durante l’incontro, De Luca ha confermato che i lavori di ristrutturazione sono già in fase avanzata e si prevede che la nuova struttura diventerà operativa a breve.

Parallelamente a questo progetto, si sta anche preparando l’apertura del nuovo ospedale Ruggi d’Aragona, dimostrando un impegno costante della Regione nel migliorare le infrastrutture sanitarie. La sinergia tra questi due progetti rappresenta una vera e propria speranza per una sanità pubblica più efficiente e radicata sul territorio, disponibile e accessibile a tutti i cittadini.

Un passo decisivo per il Sud Italia

La creazione del polo di riabilitazione all’interno dell’Ospedale Da Procida non dovrebbe essere vista solo come un’opportunità locale, ma come un punto di riferimento per l’intero Sud Italia. Fino a ora, molti pazienti sono stati costretti a lasciare la regione per cercare le cure necessarie e questo ha spesso comportato un significativo dispendio di energie e risorse. Con la nascita di questo centro, si prevede che si possano evitare trasferimenti e viaggi lunghi, rendendo le cure più facilmente accessibili per le famiglie campane.

La ristrutturazione e l’ammodernamento della struttura andranno anche a coinvolgere professionisti sanitari specializzati, creando un ambiente di eccellenza dove le competenze possono essere valorizzate e ampliate. Non solo si offre una soluzione ai problemi attuali della sanità campana, ma si pone anche l’accento sull’assistenza alla famiglia, un aspetto spesso trascurato nella sanità odierna.

Con queste aspettative, l’Ospedale Da Procida non rappresenterà solo una struttura di cura, ma un simbolo di rinascita e innovazione per il settore sanitario della Campania, con impatti positivi per i cittadini e per la comunità locale.

Ultimo aggiornamento il 5 Dicembre 2024 da Sofia Greco

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