La Casa della Gemma, situata nel Parco Archeologico di Ercolano, riapre le sue porte al pubblico fino all’8 aprile, offrendo un’opportunità unica per scoprire la storia e l’arte di un’epoca remota. Questo splendido esempio di architettura antica è rinomato per i suoi mosaici pavimentali e affreschi che raccontano storie di vita quotidiana. L’apertura ciclica delle domus rappresenta un’iniziativa importante per preservare e valorizzare un patrimonio culturale di grande valore.
La Casa della Gemma: un tesoro archeologico
Con una vista impareggiabile sul mare, la Casa della Gemma era una delle dimore più magnifiche di Ercolano. Il nome di questa residenza deriva da un’incisione raffigurante un ritratto femminile dell’imperatore Claudio, scoperta in una vicina struttura. Una volta parte del complesso della Casa del Rilievo di Telefo, si ritiene che la proprietà fosse legata alla famiglia di Marco Nonio Balbo, un nobile locale. La casa si estendeva su tre livelli, coprendo un’area di 1.800 metri quadrati e si collegava direttamente alle Terme Suburbane, un dettaglio che ne evidenzia l’importanza nella vita sociale dell’epoca.
Nel passare dei secoli, la Casa della Gemma fu suddivisa in tre abitazioni separate, ma ha saputo mantenere intatti i suoi interni caratterizzati da mosaici e affreschi di straordinaria bellezza. Questi elementi decorativi rivelano l’amore per l’arte e il lusso di una società che aspirava a riflettere il proprio status sociale attraverso l’architettura e il design.
I mosaici del triclinio: arte e eleganza
Uno degli aspetti più affascinanti della Casa della Gemma è rappresentato dai mosaici che adornano il triclinio, noto anche come sala da pranzo. Deputato a ospitare banchetti e incontri tra nobili, questo ambiente mostra un pavimento decorativo operato con stili del terzo secolo, caratterizzati da tonalità vivaci di giallo e rosso, arricchiti da dettagli in nero. La complessità del design, composta da ventuno riquadri geometrici incastonati in una cornice nera, offre un’impressione visiva di grande equilibrio e raffinatezza.
Gli spazi trovati al piano inferiore, originariamente costruiti per la residenza, vennero adattati con il passar del tempo. A causa dei vapori provenienti dalle Terme Suburbane, queste stanze furono utilizzate dalla servitù, rivelando un aspetto della vita familiare che solitamente viene trascurato. Durante gli scavi sono stati rinvenuti vari oggetti di interesse, tra cui vasi in vetro e un sigillo in bronzo. Un ritrovamento particolarmente toccante è stato quello di una culla in legno con il resti di un bambino, che ricorda le fragilità della vita umana.
L’iniziativa “Close-up Cantieri”: un accesso esclusivo al restauro
Il Parco Archeologico di Ercolano continua a proporre novità con l’iniziativa “Close-up Cantieri”. Questo programma consente ai visitatori di osservare da vicino il lavoro di conservazione degli archeologi e dei restauratori, coinvolgendoli direttamente nel processo di recupero del patrimonio culturale. Le aperture comprendono anche aree precedentemente inaccessibili, ora soggette a opere di restauro, per la loro futura riapertura.
Grazie a questa iniziativa, il pubblico ha l’occasione imperdibile di esplorare diversi angoli di Ercolano e comprendere meglio la storia che permea questo straordinario sito archeologico. In questo modo, ogni visita non è solo un incontro con il passato, ma anche una partecipazione attiva nel presente, legando le generazioni attraverso la cura del patrimonio culturale.
Informazioni pratiche per visitare il Parco Archeologico di Ercolano
Il Parco Archeologico offre diverse possibilità per i visitatori. Gli orari di apertura variano a seconda della stagione, con ingressi che partono dalle 8:30 e si estendono fino alle 17:00 dal 15 ottobre al 15 marzo, e fino alle 19:30 dal 16 marzo al 14 ottobre. I biglietti sono disponibili al costo di 16 euro per l’ingresso intero e 2 euro per i giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni.
Per raggiungere il Parco, si può scegliere di viaggiare in auto o in treno. In auto è consigliabile prendere l’autostrada A3 Napoli-Salerno con uscita Ercolano Scavi, mentre in treno si può utilizzare la Circumvesuviana dalla stazione di Napoli Centrale diretta a Ercolano Scavi, seguito da una breve passeggiata fino all’ingresso del Parco in Corso Resina 187.
Ultimo aggiornamento il 11 Gennaio 2025 da Sara Gatti