Riccardo Scamarcio al Bct Festival di Benevento: dal cinema alla produzione internazionale

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Riccardo Scamarcio al Bct Festival di Benevento: dal cinema alla produzione internazionale - Fonte: Sorrisi | Gaeta.it

Riccardo Scamarcio, icona del cinema italiano, continua a collezionare successi e riconoscimenti, avendo recentemente preso parte al Bct Festival di Benevento. Al centro della scena, il suo incontro con il pubblico ha rivelato non solo il suo talento attoriale, ma anche la sua ambizione nel mondo della produzione. In un contesto che celebra la cultura e l’arte, Scamarcio ha raccontato il suo percorso e le sue nuove sfide, incluse le grandi produzioni internazionali che lo vedranno come protagonista.

Il tributo a Marcello Mastroianni

Riflessioni su un grande maestro

Durante il festival, Scamarcio ha scelto di omaggiare Marcello Mastroianni nel centenario della sua nascita, descrivendolo come un faro nella sua carriera. La figura di Mastroianni, con il suo fascino naturale e il carisma, ha influenzato profondamente Scamarcio, che, a 18 anni, sognava a Andria un futuro nel cinema. Mastroianni rappresenta, per l’attore, un modello da seguire, colui che sapeva trasmettere l’emozione di un personaggio senza mai rinunciare alla propria autenticità. "Volevo essere come lui," confessa Scamarcio, sottolineando l'importanza di avere un’icona di riferimento nella crescita professionale di un attore.

La forza della normalità

L’attore è particolarmente colpito dalla capacità di Mastroianni di far emergere l’umanità nei suoi ruoli. Questo aspetto non è solo una questione di bravura tecnica, ma un elemento fondamentale che riesce a mettere in connessione il pubblico con il personaggio. "Con i grandi attori il pubblico non osserva le trasformazioni, ma si immerge nella storia," chiarisce. Attraverso questo tributo, Scamarcio non solo rende omaggio a un gigante del cinema, ma invita anche il pubblico a riflettere su cosa significhi essere un attore in grado di toccare il cuore delle persone.

I nuovi progetti cinematografici

Un interprete poliedrico

Scamarcio ha recentemente vestito i panni di Cesare Fiorio, storico team manager della Lancia, in “Race for Glory: Audi vs. Lancia”. Questo film, di cui l’attore è anche produttore, affronta la mitica rivalità tra le case automobilistiche negli anni '80. "L'idea di Davide contro Golia mi affascina," spiega Scamarcio, che si è immerso nella storia per portare sullo schermo una narrazione di competizione e resilienza. La preparazione del ruolo ha richiesto un approccio profondo, esplorando non solo il contesto storico ma anche l'anima dei personaggi coinvolti.

L'approccio alla produzione

La scelta di produrre il film deriva da una sua volontà di avere un ruolo attivo e creativo nel progetto. Scamarcio ritiene che, quando gli italiani uniscono abilità, determinazione e umanità, riescono a realizzare opere straordinarie anche in contesti difficili. È questo spirito di sfida che ha attratto l'attore verso una carriera non solamente da interprete, ma anche da produttore.

L'esperienza con Johnny Depp e Al Pacino

Un incontro indimenticabile

Uno dei momenti più significativi del festival è stato l'incontro con Johnny Depp, regista del film su Amedeo Modigliani, in cui Scamarcio avrà un ruolo di primo piano. "Lavorare con Depp è stato incredibile," racconta. Scamarcio descrive la sua esperienza come un viaggio emozionante, in cui ha potuto scoprire un film maker la cui visione e passione per il cinema sono contagiose. Entrambi condividono la stessa franchezza e la medesima autenticità, valori che Scamarcio tiene in grande considerazione.

Omaggio alla leggenda

Anche la presenza di Al Pacino, che ha avuto modo di incontrare, ha lasciato un segno profondo nell'attore. "È incredibile vedere un uomo con una carriera così lunga essere ancora così umile e generoso." La spontaneità dell'accoglienza ricevuta da Pacino è stata un'esperienza formativa per Scamarcio, che ha potuto riflettere su come l'arte e l'umiltà possano coesistere nelle vite di grandi attori.

Le differenze tra cinema italiano e americano

Un sistema finanziario diverso

Riguardo alle differenze tra il cinema italiano e quello americano, Scamarcio non esita a citare la questione dei fondi. "La differenza principale è il budget," afferma, evidenziando come produzioni come “John Wick 2”, che ha un investimento di 50 milioni di euro, consentano di realizzare scenari mozzafiato. Un’esperienza significativa per lui è stata girare un'inseguimento in una piazza di New York; osservando le comparse, ha capito quanto sia complesso e strutturato il sistema produttivo negli Stati Uniti. Questo contrasto con le produzioni italiane, spesso più contenute, gli ha aperto nuovi orizzonti e opportunità di crescita.

La sostanza resta invariata

Nonostante le stesse sfide che i cineasti affrontano, Scamarcio sottolinea che alla fine ciò che conta è sempre l'essenza del lavoro. "In entrambi i casi, alla fine sei tu davanti alla macchina da presa," commenta, facendo riferimento all'impatto universale e intrinseco dell'arte cinematografica. Nonostante le differenze strutturali, il suo approccio rimane costante e guidato dalla passione.

Il percorso attoriale di Riccardo Scamarcio

Un sogno che si realizza

Quando gli viene chiesto se si aspettava un simile successo all'inizio della sua carriera, la risposta di Scamarcio è un sincero “no”. Ricorda con nostalgia i suoi sogni giovanili e le incertezze che ha affrontato lungo il cammino. "Senza una buona dose di fortuna e l’opportunità giusta, nulla sarebbe stato possibile," ammette, evidenziando l'importanza di cogliere ogni occasione che si presenta.

Un continuamente evolversi

Scamarcio è un attore che continua a lanciarsi in nuove sfide. Ricorda con affetto “Tre metri sopra il cielo”, un film che lo ha catapultato sotto i riflettori, ma che ha anche portato con sé la pressione della popolarità. Questo successo così grande ha reso complicato gestire la vita privata, ma allo stesso tempo ha aperto porte a innumerevoli progetti nuovi e affascinanti che arricchiscono la sua carriera.

L'impegno nella viticoltura

La passione per il vino e l'olio

Scamarcio non si limita al cinema; è anche un produttore di vino e olio. "Quest'anno la raccolta va bene," rivela con entusiasmo, considerando il disastro dello scorso anno. La sua passione per l'agricoltura e la produzione di qualità è un'estensione della sua dedizione e lavoro, manifestando ulteriormente la sua etica professionale e il suo amore per la terra.

Guardando al futuro

Scamarcio si prepara ad affrontare il futuro con ottimismo, confidando che le nuove produzioni e i suoi progetti di viticoltura possano portare a risultati brillanti. Concludendo l’incontro, l’attore ha lasciato il pubblico con la speranza di continuare a incrociare le dita per il meglio, in un mondo dove i sogni sembrano a portata di mano.

Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2024 da Armando Proietti

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