Emergenza agricola: calo del raccolto e lotta alle cimici
Nella scorsa stagione agricola, il settore agricolo si è trovato di fronte a un’emergenza senza precedenti a causa dell’attacco delle cimici e cimici asiatiche, che hanno determinato un calo del raccolto che ha superato il 30%, con punte che hanno toccato anche il 40%. Questa situazione critica ha interessato soprattutto i territori della provincia di Viterbo, ma l’allarme si estende a tutta la produzione di frutta della regione, come kiwi, ciliegie e pesche.
Coldiretti Lazio ha preso posizione di fronte a questa grave situazione e ha inviato una richiesta formale alla Regione, in conformità con il Regolamento CE 1107/2009, per ottenere un’autorizzazione eccezionale della durata di 120 giorni. L’obiettivo è ampliare le norme tecniche di difesa integrata e di controllo per il nocciolo, al fine di aumentare il numero di trattamenti previsti per contrastare le cimici e le cimici asiatiche a partire dal 1 maggio 2024.
Impatto devastante della cimice asiatica sull’agricoltura
Il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, ha evidenziato l’impatto devastante della presenza della cimice asiatica sull’agricoltura. Questo insetto, originario della Cina, rappresenta una minaccia grave per la produzione agricola in quanto depone le uova almeno due volte all’anno, generando fino a 300-400 esemplari alla volta. Le punture della cimice danneggiano gravemente i frutti, compromettendo la qualità e la quantità del raccolto. La diffusione della cimice asiatica è conseguenza diretta dei cambiamenti climatici e del surriscaldamento, che hanno favorito l’insediamento di specie aliene dannose come questa.
Ultimo aggiornamento il 29 Aprile 2024 da Laura Rossi