Richiesta di risarcimento agli eredi di Mike Lynch: la famiglia si dice “molto dispiaciuta”
La tragedia del naufragio di uno yacht di lusso avvenuta lo scorso 19 agosto, a Porticello, nel Palermitano, ha aperto un nuovo capitolo legale che coinvolge la famiglia Lynch. La Italian Sea Group, attiva nel settore della nautica e recentemente proprietaria del noto marchio PERINI NAVI, ha instradato un procedimento legale chiedendo un risarcimento d’oltre 222 milioni di euro. Al centro della controversia c’è un presunto danno d’immagine legato al tragico incidente, il quale ha portato alla morte di sei persone, inclusi l’imprenditore britannico MIKE LYNCH e sua figlia HANNAH. Le conseguenze di questo evento continuano a gravare non solo sul piano legale, ma anche su quello emotivo per tutti i coinvolti.
i dettagli della richiesta di risarcimento
La posizione della Italian Sea Group
La Italian Sea Group, in particolare attraverso il suo legale, ha avviato una procedura che mira a richiedere un compenso significativo per i danni reputazionali subiti dopo il naufragio. Il cantiere nautico, di proprietà di GIOVANNI COSTANTINO, storicamente associato al marchio Perini Navi, considera che l’incidente abbia colpito la sua immagine e il suo prestigio commerciale. Tra le accuse mosse, vi è l’inadempimento di contratti sottoscritti e una gestione inappropriata della sicurezza a bordo. I 222 milioni di euro richiesti includono non solo danni diretti, ma anche la perdita di opportunità future e inevitabili ripercussioni sul business della compagnia.
Le responsabilità coinvolte
Ad essere coinvolta nella disputa legale è anche la società REVTOM LIMITED, di cui è titolare ANGELA BACARES, vedova di LYNCH e rappresentante legale dell’armatore dello yacht. Questo complica ulteriormente la situazione, poiché la famiglia Lynch è ora anzitutto colpita dalla richiesta di risarcimento, in un momento già drammaticamente impegnativo a livello personale e familiare. La loro reazione è stata di riservatezza, come comunicato tramite ANSA, e hanno scelto di non rilasciare dichiarazioni ufficiali in ambito stampa, sia locale che internazionale.
il dramma umano del naufragio
La perdita di Mike e Hannah Lynch
Il naufragio ha avuto conseguenze devastanti per la famiglia Lynch, che ha perso non solo un padre e un marito, ma anche una giovane figlia nel fiore degli anni. MIKE LYNCH, 59 anni, e sua figlia HANNAH, appena 18, sono stati tra le vittime del disastro, assieme ad altri quattro passeggeri e un membro dell’equipaggio. Questa situazione ha portato la famiglia a un doloroso processo di elaborazione del lutto, aggravato dal contesto legale che ora li circonda.
Gli aspetti burocratici e le onoranze funebri
I corpi di LYNCH e di HANNAH sono stati restituiti alla famiglia nel Regno Unito, dove ci si attende ora di fissare la data dei funerali. L’intera comunità britannica ha mostrato un forte interesse e compassione per questa tragedia, con molti che desiderano rendere omaggio a due vite così prematuramente spezzate. Il dolore per la perdita è accentuato dalle complicazioni legali in corso, rendendo il processo di lutto ulteriormente complesso e angosciante per i familiari.
Con il risvolto legale che continua a svilupparsi, la tragedia del naufragio pone interrogativi non solo sulla sicurezza della navigazione di lusso, ma anche sul modo in cui la legge può influenzare le già fragili dinamiche familiari colpite da una perdita inimmaginabile.
Ultimo aggiornamento il 22 Settembre 2024 da Armando Proietti