Riconoscimenti internazionali per il vino San Felice: il Grigio Chianti Classico Riserva 2021 tra i top al mondo

Riconoscimenti internazionali per il vino San Felice: il Grigio Chianti Classico Riserva 2021 tra i top al mondo

Il Grigio Chianti Classico Riserva DOCG 2021 di San Felice conquista il 24° posto nella classifica Top 100 di Wine Spectator, evidenziando l’impegno dell’azienda per la qualità e la sostenibilità.
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Riconoscimenti internazionali per il vino San Felice: il Grigio Chianti Classico Riserva 2021 tra i top al mondo - Gaeta.it

Il mondo del vino sta vivendo un momento di grande fermento e riconoscimenti, e l’azienda vitivinicola San Felice si distingue per l’eccellenza dei suoi prodotti. Il Grigio Chianti Classico Riserva DOCG 2021 ha conquistato il 24° posto nella classifica Top 100 di Wine Spectator per il 2024, ponendo l’azienda sotto i riflettori a livello internazionale. Questo articolo analizza il significato di questo riconoscimento e l’impegno di San Felice nella produzione di vini di alta qualità.

Un riconoscimento prestigioso per San Felice

La posizione di rilievo ottenuta dal Grigio Chianti Classico Riserva 2021 nella lista di Wine Spectator rappresenta un traguardo significativo per San Felice. Bruce Sanderson, senior editor di Wine Spectator, ha descritto questo vino come un perfetto equilibrio tra eleganza e potenza, evidenziando la sua straordinaria armonia. La dettagliata recensione individualizza le qualità organolettiche del prodotto, con profili aromatici che spaziano dalla ciliegia alla prugna, senza dimenticare le note minerali e le erbe selvatiche. Questi elementi, uniti a tannini morbidi e a un finale lungo, lasciano intravedere un potenziale di invecchiamento interessante, suggerendo un periodo di consumo ottimale dal 2026 al 2042.

Carlo De Biasi, Direttore Generale di San Felice, ha sottolineato quanto sia importante questo riconoscimento per l’azienda e per il team che lavora instancabilmente per garantire la qualità. Le motivazioni alla base di questo successo includono non solo l’impegno del personale, ma anche le caratteristiche uniche del territorio e, in particolare, il vitigno Sangiovese, noto per la sua eleganza e versatilità. Con un occhio attento alle trasformazioni climatiche, San Felice si impegna a proseguire nella creazione di vini che riflettano il terroir e la tradizione vinicola toscana.

L’impegno nella viticoltura sostenibile

La viticoltura rigenerativa e biologica è un aspetto centrale nella filosofia produttiva di San Felice. L’azienda ha intrapreso un percorso per migliorare le proprie pratiche agricole, mirando a un approccio che favorisca la salute dei vigneti e la sostenibilità ambientale. Queste strategie si fondano su modelli di gestione che promuovono la biodiversità e riducono gli effetti negativi del cambiamento climatico. Tale impegno non solo contribuisce a garantire vini di alta qualità, ma anche a conservare l’ecosistema locale.

La proprietà, estesa su una superficie di 685 ettari, di cui 188 sono dedicati ai vigneti, non solo coltiva il Sangiovese ma si dedica anche alla riscoperta di varietà autoctone e all’analisi di vitigni internazionali. Attraverso un piano ben definito di impianto di nuovi vigneti e uliveti, San Felice punta a valorizzare il terroir chiantigiano e a garantire una produzione che possa rispondere alle sfide future.

Ospitalità e responsabilità sociale

Non è solo il vino a far brillare San Felice, ma anche l’ospitalità offerta dal Borgo San Felice Resort. Questa struttura a cinque stelle, parte del circuito Relais & Châteaux, è un esempio di come l’azienda integri le proprie attività vinicole con l’accoglienza, guadagnandosi due chiavi Michelin per la sua offerta gastronomica. Il resort presenta due ristoranti gestiti da chef di talento, come l’Executive Chef Juan Quintero e il pluristellato Enrico Bartolini. I ristoranti offrono due proposte distinte: una più gourmet, presso Il Poggio Rosso, e un’altra che abbraccia la tradizione culinaria toscana presso l’Osteria Il Grigio.

A fianco di questi progetti, San Felice si impegna anche in attività di responsabilità sociale, come l’Orto e l’Aia Felice, realizzato in collaborazione con la Fondazione Allianz UMANA MENTE. Questo progetto coinvolge giovani con disabilità e anziani della zona in attività di agricoltura sociale, creando un ponte tra generazioni e riscoprendo saperi legati alle tradizioni locali. Queste iniziative dimostrano come San Felice non solo produca vini di qualità, ma si dedichi anche a una comunità più ampia e ai valori sociali.

In un contesto globale, il successo del Grigio Chianti Classico Riserva 2021 è un ulteriore passo verso il rafforzamento del nome San Felice, simbolo di qualità e impegno in un settore che continua a evolversi.

Ultimo aggiornamento il 29 Novembre 2024 da Sofia Greco

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