Riconoscimento agli istituti scolastici di Ancona: un concorso contro la violenza di genere

Riconoscimento agli istituti scolastici di Ancona: un concorso contro la violenza di genere

Ad Ancona si è svolta la premiazione del concorso “Costruiamo gentilezza”, un’iniziativa scolastica che promuove rispetto e inclusione, affrontando la violenza di genere attraverso l’educazione emotiva e creativa.
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Riconoscimento agli istituti scolastici di Ancona: un concorso contro la violenza di genere - Gaeta.it

Nella città di Ancona, si sono svolte le premiazioni per il concorso “Costruiamo gentilezza”, un’iniziativa che ha coinvolto diverse scuole nel tentativo di promuovere una cultura di rispetto e inclusione. Questo progetto, realizzato in collaborazione con varie associazioni, si pone l’obiettivo di combattere in particolare la violenza di genere attraverso il potere della gentilezza. L’evento ha messo in luce l’importanza dell’ascolto reciproco e della condivisione delle emozioni, elementi fondamentali per costruire relazioni più sane nella società.

Il ruolo delle scuole nell’educazione alla gentilezza

Un gran numero di studenti delle scuole superiori di Ancona ha risposto all’appello dell’Assessorato alle Pari Opportunità, lanciando un vero e proprio cortocircuito di idee attorno all’educazione alla gentilezza. Le istituzioni scolastiche hanno accolto con entusiasmo l’invito delle associazioni coinvolte, come Ankon Nostra e Cor et Amor, rendendosi protagoniste di un cambiamento culturale che mira a sensibilizzare le giovani generazioni. Questo progetto segue la scia di altre iniziative, come quella dell’associazione L’albero della Gentilezza, che promuove l’importanza della gentilezza attraverso pratiche di meditazione.

Le emozioni e le visioni dei ragazzi sono state espresse tramite lavori creativi, in un concorso non competitivo che ha messo in risalto la straordinaria capacità narrativa dei partecipanti. La varietà delle opere presentate, che comprendevano video, fotografie, scritti in prosa e poesia, evidenzia la creatività dei giovani e la loro attenta osservazione dei comportamenti degli adulti. In questo contesto, la gentilezza emerge non come un segno di debolezza, ma come una forza potente in grado di influenzare positivamente la vita quotidiana e le relazioni sociali.

Opere creative e il messaggio della gentilezza

I partecipanti al concorso hanno prodotto elaborati ad alto impatto emotivo, volti a trasmettere il messaggio di gentilezza attraverso diversi linguaggi espressivi. Tra le opere più significative, alcuni video hanno assunto la forma di docufilm, mentre altre presentazioni hanno incluso slide e manifesti. Alcuni gruppi hanno persino confezionato un e-book per i bambini più piccoli, un chiaro segnale che la promozione della gentilezza deve partire fin dall’infanzia, un momento cruciale per educare a valori come l’amicizia e il rispetto.

Hanno partecipato studenti dell’Istituto Volterra Elia, del Podesti Calzecchi Onesti, del Savoia Benincasa e del Vanvitelli Stracca Angelini, affiancati dai docenti, i quali hanno sostenuto e guidato i ragazzi nella realizzazione dei loro progetti. La qualità degli elaborati è stata sorprendente, superando le aspettative. Ecco emergere temi che spaziano da esperienze poetiche immerse nella bellezza della natura a narrazioni grafiche destinate ai più piccoli, segno di un impegno significativo.

Premi e riconoscimenti per le scuole partecipanti

Alle scuole vincitrici è stata riconosciuta una medaglia di partecipazione direttamente dalle rappresentanti delle associazioni, che hanno posto l’accento sull’importanza di progetti come questi. L’assessora alle Pari Opportunità e quella alle Politiche Educative hanno consegnato un premio di 1.250 euro a ciascun istituto, sottolineando come i fondi regionali abbiano supportato questa iniziativa, il cui valore educativo è stato messo in evidenza. La differenza che il concorso ha potuto fare nella vita dei giovani e nel loro approccio all’altro è un’ulteriore conferma dei benefici dell’educazione affettiva ed emotiva.

Le amministratrici locali hanno espressamente comunicato il bisogno di portare avanti queste pratiche, evidenziando il contesto in cui si manifestano forme di violenza ancora diffuse, specialmente contro donne e bambine. Infatti, i dati statistici confermano la necessità di affrontare il tema con urgenza: nel 2024, su 321 omicidi in Italia, 113 sono avvenuti nei confronti di donne, spesso all’interno di contesti familiari. Una realtà che sottolinea l’importanza di continuare a lavorare per una società più giusta e sicura.

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