Riconoscimento e celebrazione della vita di Tina Anselmi nel 98° anniversario della nascita

Riconoscimento e celebrazione della vita di Tina Anselmi nel 98° anniversario della nascita

In occasione del 98° anniversario di Tina Anselmi, la CISL del Veneto presenta il libro “Tina Anselmi Maestra” di Mauro Pitteri, celebrando l’eredità educativa e antifascista dell’icona della resistenza.
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Riconoscimento e celebrazione della vita di Tina Anselmi nel 98° anniversario della nascita - Gaeta.it

In occasione del 98° anniversario della nascita di Tina Anselmi, avvenuta il 25 marzo 1927 a Castelfranco Veneto, la CISL del Veneto ha lanciato la pubblicazione del libro “Tina Anselmi Maestra. Educatrice per vocazione“, scritto dallo storico Mauro Pitteri. Quest’opera non rappresenta solo un tributo alla figura di Anselmi, ma si colloca in un contesto più ampio: la celebrazione dell’Ottantesimo della Liberazione dal nazifascismo, prevista per il 25 aprile, coincide con il Congresso regionale della CISL. Tale congiuntura evidenzia le radici antifasciste e antitotalitarie della Confederazione sindacale, che vanta tra i suoi membri fondatori molti attivisti antifascisti, tra cui Tina Anselmi stessa.

Un’opera che ripercorre la vita di Anselmi

Il volume di Mauro Pitteri aggiunge nuovi elementi alla conoscenza della vita di Tina Anselmi, in particolare durante il passaggio cruciale tra la giovinezza e l’età adulta. Pitteri, già autore di due precedenti lavori su Anselmi per la CISL, ha raccolto fonti da archivi pubblici e privati, unendo anche testimonianze di familiari per dipingere un quadro complesso e sfaccettato della sua esistenza. L’autore approfondisce gli anni che vanno dal 1942 al 1955, descrivendo come Anselmi sia riuscita a trasformarsi da allieva a maestra di scuola elementare, passando anche per un percorso di studi universitari, che la vedrà attivamente coinvolta nel sindacato e nella politica.

Durante questo periodo, Tina Anselmi non si limitò a seguire un percorso di vita personale, ma si distinse come attivista antifascista e staffetta partigiana. Divenne “insegnante elementare di ruolo” all’età di 22 anni, un traguardo di cui si vantava, consapevole dell’importanza della sua professione non solo per il suo sviluppo personale, bensì per il supporto economico della sua famiglia, dopo la prematura scomparsa del padre nel 1951.

Tina Anselmi: l’educazione come impegno sociale

Il tema dell’istruzione occupa un posto centrale nella vita di Tina Anselmi. La sua carriera da insegnante non è solo una mera scelta professionale, ma riflette una vocazione profonda. Anselmi si è impegnata attivamente in campo legislativo, presentando ben 29 disegni di legge riguardanti il mondo della scuola, con particolare attenzione alla tutela degli insegnanti. Le sue battaglie legislative hanno incluso proposte singolari, come quella per l’esposizione della bandiera nelle aule e la creazione di corsi autonomi di educazione civica e stradale.

Particolarmente significativa è la sua funzione di prima firmataria di un disegno di legge del gennaio 1980, volto all’introduzione dell’educazione sessuale nelle scuole. Questa iniziativa dimostra non soltanto la sua lungimiranza ma anche l’impegno verso un’educazione inclusiva e consapevole, affrontando temi che risultavano tabù all’epoca.

Eredità e significato dell’opera di Tina Anselmi

La vita e le opere di Tina Anselmi non sono state solo un modo per esercitare un’influenza nelle istituzioni politiche e scolastiche, ma rappresentano una testimonianza viva di come le esperienze personali possano tradursi in attivismo sociale e politico. La sua dedizione alla causa dell’istruzione e della giustizia sociale continua a essere fonte di ispirazione per le nuove generazioni di attivisti e per chiunque lotti per i diritti civili e una società più equa.

Nel contesto attuale, in un’epoca marcata da sfide educative e sociali, il lavoro di Anselmi rimane un esempio di come un’unica persona possa esercitare un impatto duraturo. Questo anniversario non è solo un momento di ricordo, ma anche un’occasione per riflettere sul significato della sua eredità e sul valore dell’istruzione in una società democratica e inclusiva. La pubblicazione di Mauro Pitteri contribuisce a mantenere viva la memoria di un’icona della resistenza e dell’educazione, invitando a rinnovare l’impegno per i valori che Tina Anselmi ha rappresentato e difeso durante la sua vita.

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