Il disastro ferroviario di Pioltello, avvenuto nel gennaio 2018, segna un capitolo tragico nella storia dei trasporti in Italia. Oggi, a sette anni dall’incidente, si è svolta una cerimonia commemorativa in ricordo delle vittime. L’evento ha visto la presenza della sindaca Ivonne Cosciotti e della giunta comunale, che hanno deposto una corona di fiori al binario 1 della stazione, un gesto simbolico per non dimenticare quelle vite spezzate e per riflettere sull’importanza della sicurezza ferroviaria.
Il tragico incidente del 25 gennaio 2018
Era il mattino del 25 gennaio 2018 quando, alle 6.57, il convoglio 10452 di Trenord deragliò mentre trasportava 350 passeggeri, molti dei quali pendolari in viaggio verso Milano. Il treno, partito da Cremona con destinazione Milano Porta Garibaldi, viaggiava a una velocità di circa 140 km/h quando la rottura di un giunto ferroviario causò l’incidente, causando uno shock che scosse l’intero paese. Tre vagoni uscirono dai binari, e il bilancio fu tragico: tre donne perderono la vita e oltre duecento passeggeri rimasero feriti, alcuni in modo grave.
Le vittime, tutte donne, hanno lasciato un segno indelebile nella comunità. Tra loro, Pierangela Tadini, 51 anni, originaria di Caravaggio ma residente a Vanzago; Giuseppina Pirri, 39 anni, di Cernusco sul Naviglio ma trasferitasi a Capralba; e Ida Maddalena Milanesi, 61 anni, una stimata dottoressa dell’ospedale neurologico Carlo Besta di Milano. Le loro storie hanno risuonato nei cuori di molti, alimentando il desiderio di chiarezza e giustizia.
Lo stato attuale del processo
Attualmente, il processo che segue questo disastro ferroviario è in fase conclusiva. I recenti sviluppi hanno portato a un confronto tra accusa e difesa, con i pubblici ministeri pronti a esporre le loro repliche nei prossimi giorni. La sentenza finale è attesa il 18 febbraio. Su otto imputati, tre hanno visto richiesta di assoluzione. Gli altri cinque, tutti dirigenti e manager di RFI, sono stati accusati di negligenza, essendo a conoscenza delle condizioni del giunto ferroviario difettoso e della necessità di sostituzione prima che l’incidente avvenisse.
Le udienze hanno messo in luce non solo il triste evento ma anche le responsabilità etiche e legali di chi gestisce la sicurezza nel trasporto pubblico. La lotta per la verità e la giustizia continua, mentre le famiglie delle vittime si aspettano risposte chiare e concrete da parte della giustizia.
Il ricordo e l’impegno per la sicurezza
La cerimonia commemorativa di oggi non è solo un momento di riflessione sul passato, ma un invito a garantire che episodi simili non si ripetano. La sindaca Ivonne Cosciotti, nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza di mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza ferroviaria, un tema che deve rimanere prioritario per le istituzioni e le aziende di trasporto. Le commemorazioni rappresentano un impegno collettivo per migliorare le infrastrutture e i protocolli di sicurezza, affinché si possa garantire un futuro più sicuro per tutti i viaggiatori.
Le memorie del disastro continuano a essere un monito affinché le tragedie non vengano più ignorate e le vite tragicamente spezzate non siano dimenticate.