A Giulianova, l’amministrazione comunale ha ricevuto ieri la pietra di inciampo in onore di Luigi Sbei, un soldato giuliese caduto durante il Secondo conflitto mondiale. Il momento si è svolto in presenza dei familiari e del ricercatore storico Walter De Berardinis, evidenziando l’importanza di rimanere ancorati alla memoria storica. La pietra sarà collocata il prossimo 25 gennaio, nei pressi del municipio, segnando un ulteriore passo nel percorso di valorizzazione della storia locale.
La consegna della pietra di inciampo
La cerimonia di consegna ha visto la partecipazione di rappresentanti dell’amministrazione comunale, inclusi il Sindaco Jwan Costantini e l’assessore Lidia Albani. La pietra di inciampo, un simbolo di commemorazione, sarà collocata in un luogo centrale per non far dimenticare le vite dei caduti. Questo gesto rappresenta non solo un atto di rispetto verso Luigi Sbei, ma anche un richiamo alla responsabilità collettiva di tenere viva la memoria storica. Le pietre di inciampo, originate in Germania come iniziativa di Gunter Demnig, sono destinate a ricordare le vittime di guerre e regimi totalitari.
La posa di queste pietre è un modo per educare le nuove generazioni sulla storia e sull’importanza della pace, offrendo spunti di riflessione su eventi che hanno segnato profondamente il nostro passato.
Il percorso della memoria a Giulianova
Con la consegna della settima pietra, Giulianova prosegue il suo “percorso della memoria“. Le precedenti sei pietre posizionate tra il 2022 e il 2024 ricordano personalità come Vincenzo Alleva, Luigi Stacchiotti, Flaviano Poltrone, Carmine Broccolini, Orazio Ripani e Roberto Loggieri. Ogni pietra diventa un tassello per ricostruire un mosaico che narra le storie di chi ha vissuto, combattuto e sostanzialmente sofferto durante i conflitti.
Questo progetto non solo celebra le vite dei caduti, ma funge anche da invito alla comunità per riflettere su un passato che non deve essere dimenticato. Attraverso queste installazioni, si stimola una coscienza collettiva che ricorda il valore della libertà e della pace.
La vita di Luigi Sbei
Luigi Sbei nacque a Colonnella il 28 maggio del 1922, figlio di Nicola e Filomena Vannucci. Arruolato nel 14° reggimento di fanteria “Pinerolo” con base a Chieti, il suo percorso militare lo portò a essere trasferito, il 23 novembre, al 13° reggimento in Albania, dove partecipò alle operazioni contro le forze greche. Successivamente, fu assegnato al 18° reggimento “Acqui”, attivo sull’isola di Corfù.
La famiglia e la comunità giuliese attesero notizie dal fronte, ma l’8 settembre 1943, Luigi Sbei fu ufficialmente dichiarato disperso. La sua storia è emblematicamente rappresentativa di tanti giovani costretti a lasciare le proprie case per andare a combattere in conflitti lontani, spesso senza ritorno. L’inserimento della sua nomea tra quelle delle altre vittime di guerra serve a mantenere viva la memoria di un passato che ha plasmato identità e valori.
Giulianova, con l’installazione della pietra di inciampo, continua a dimostrare l’importanza di non dimenticare chi ha dato la vita per il proprio paese, offrendo un tributo memorabile a Luigi Sbei e a tutti quelli che hanno condiviso esperienze simili.
Ultimo aggiornamento il 15 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina