Ricordo e commemorazione dei carabinieri uccisi nel 1994 a Palmi: un omaggio alla loro dedizione

Ricordo e commemorazione dei carabinieri uccisi nel 1994 a Palmi: un omaggio alla loro dedizione

Cerimonie commemorative a Palmi onorano la memoria dei carabinieri Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, uccisi nel 1994, sottolineando il legame tra forze dell’ordine e comunità nella lotta contro la criminalità organizzata.
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Ricordo e commemorazione dei carabinieri uccisi nel 1994 a Palmi: un omaggio alla loro dedizione - Gaeta.it

La memoria dei carabinieri Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, tragicamente uccisi in servizio il 18 gennaio 1994, continua a vivere attraverso cerimonie commemorative che onorano il loro sacrificio. Nel contesto di una lotta continua contro la criminalità organizzata, l’evento ha avuto luogo a Palmi, evidenziando il profondo legame tra le forze dell’ordine e le comunità locali.

Gli eventi della notte del 18 gennaio 1994

La notte del 18 gennaio 1994 ha segnato un capitolo drammatico nella storia della lotta contro la mafia e la ‘ndrangheta in Italia. Durante un normale servizio lungo l’Autostrada A2 Salerno-Reggio Calabria, gli appuntati scelti Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, membri della Compagnia carabinieri di Scilla, hanno notato un’auto sospetta. Avvicinandosi per effettuare un controllo, i militari furono accolti da una serie di colpi di arma da fuoco che purtroppo causarono la loro morte.

L’attentato non è stato un episodio isolato, ma parte di una strategia violenta attuata dalle organizzazioni mafiose all’epoca. Le indagini immediate hanno permesso di collegare l’agguato alle operazioni stragiste della mafia, tese a intimidire e colpire le forze dell’ordine che si battevano per la legalità. Questo evento ha avuto un forte impatto non solo sulle forze dell’ordine, ma anche sulla società civile, contribuendo ad alimentare il dibattito sull’inefficacia della lotta contro la criminalità organizzata.

Cerimonia di commemorazione a Palmi

A distanza di trent’uno anni da quell’orrendo evento, la cerimonia di commemorazione si è svolta alla presenza di diverse autorità. In particolare, il generale Riccardo Sciuto, comandante della Legione carabinieri “Calabria”, ha guidato l’incontro insieme a rappresentanti delle istituzioni locali e ai familiari delle vittime. Questo incontro ha voluto essere non solo un momento di ricordo, ma anche una celebrazione della dedizione e del coraggio degli uomini in divisa.

La cerimonia è iniziata nella Concattedrale di Palmi, dove Mons. Giuseppe Alberti, vescovo di Oppido Mamertina – Palmi, ha officiato una messa in suffragio per Fava e Garofalo. La funzione religiosa ha svolto un ruolo importante, non solo come momento spirituale ma anche come occasione di riflessione sulla continua lotta per la giustizia e la legalità. Successivamente, i partecipanti si sono spostati nell’area di sosta dell’autostrada, dove avvenne l’attentato. Qui è stata deposta una corona d’alloro presso il monumento eretto in memoria dei due carabinieri, simbolo tangibile della loro dedizione.

Il legame tra le forze dell’ordine e le famiglie

La commemorazione è stata un momento significativo non solo per ricordare i due carabinieri caduti, ma anche per riconfermare il legame tra le forze dell’ordine e le famiglie delle vittime. Essi non vengono dimenticati; la loro memoria è parte integrante del tessuto sociale. L’Arma dei Carabinieri ha voluto rimarcare “l’inscindibile vincolo” che unisce i militari in servizio, i colleghi caduti, e le famiglie, facendo del ricordo un atto di forza e di unione.

I familiari delle vittime sono stati presenti anche quest’anno, una testimonianza della loro continua resilienza e supporto all’operato delle forze dell’ordine. Questo legame emotivo è alimentato dalla consapevolezza che dietro ogni divisa vi è una persona, spesso pronta a sacrificare la propria vita per un ideale di giustizia e sicurezza. La commemorazione, quindi, non è solo un momento di tristezza, ma anche di orgoglio e determinazione nel proseguire la lotta contro ogni forma di criminalità.

Ultimo aggiornamento il 20 Gennaio 2025 da Laura Rossi

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