Riduzione dei roghi nella Terra dei Fuochi: dati contrastanti per l’estate 2024

Riduzione dei roghi nella Terra dei Fuochi: dati contrastanti per l’estate 2024

Nel 2024, la Terra dei Fuochi ha registrato un calo del 9% nei roghi dolosi grazie a operazioni di monitoraggio e intervento delle forze dell’ordine, segnando progressi significativi nella lotta contro l’inquinamento.
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Riduzione dei roghi nella Terra dei Fuochi: dati contrastanti per l’estate 2024 - Gaeta.it

Nell’estate 2024, la Terra dei Fuochi ha registrato un calo significativo nei roghi dolosi, un risultato coraggioso delle operazioni messe in atto per combattere il fenomeno dello sversamento e dell’incendio di rifiuti. Secondo un recente bilancio dell’Ufficio dell’incaricato per il contrasto agli incendi dolosi assegnato alla regione Campania, questi eventi hanno visto una diminuzione del 9% rispetto al periodo analogo dell’anno precedente. La notizia apre a riflessioni sulla lotta contro un problema che ha afflitto la zona per anni, segnalando che gli sforzi compiuti hanno mostrato i loro frutti.

Dati sugli incendi: un trend positivo

Dal periodo compreso tra giugno e ottobre 2024, il numero di incendi registrati nell’area metropolitana di Napoli e in provincia di Caserta è sceso sotto la soglia dei 500, fermandosi a 495 incidenti. In dettaglio, Napoli ha visto 384 incendi, mentre 111 hanno riguardato la provincia di Caserta. Questo dato è quasi in linea con quello dell’anno scorso, quando in soli quattro mesi, da giugno a settembre, si erano contati incendi in una quantità simile. Tale diminuzione ha preso piede particolarmente in provincia di Caserta, continuando una tendenza positiva che si è mantenuta negli ultimi cinque anni.

Risulta evidente che i roghi sono concentrati in specifiche aree, come i comuni di Napoli, Giugliano in Campania, Afragola, Caivano, Castel Volturno e Mondragone. Al contempo, in alcuni territori si registra un netto declino degli incendi. Questa polarizzazione degli eventi incende di rifiuti contribuisce a rendere più evidente la situazione, mettendo in luce l’efficacia delle azioni condotte nell’area.

Attività di monitoraggio e sicurezza pubblica

Le Forze dell’ordine e l’Esercito continuano a svolgere un ruolo fondamentale nella sorveglianza e nel monitoraggio di nuovi e vecchi siti di sversamento rifiuti. Grazie alla collaborazione con i Vigili del fuoco, viene garantita una reazione tempestiva per la messa in sicurezza delle aree su cui si sovrappongono i focolai di incendio. Questo lavoro ha portato all’interruzione immediata di alcuni incendi, riducendo i danni e i rischi per la salute pubblica, come dimostrato nel 15% dei casi.

L’efficacia del coordinamento tra diverse realtà istituzionali e militari ha creato una rete di risposta rapida. La sinergia tra le Prefetture e l’incaricato del ministro dell’interno ha mostrato risultati significativi anche in termini di attività giuridiche: sono aumentati i sequestri di attività economiche, le denunce e le sanzioni pecuniarie, che sono cresciute mediamente del 15% rispetto allo stesso periodo del 2023. In effetti, i risultati parlano chiaro: durante i mesi estivi, l’azione concentrata di Esercito, Forze di Polizia e Polizie locali ha portato a ben 152 denunce, 137 veicoli sequestrati e sanzioni per un totale di 6.220.000 euro.

Tecnologie innovative e collaborazioni pratiche

La sorveglianza aerea ha visto un incremento importante. L’utilizzo di droni da parte dell’Esercito ha rappresentato un’innovazione significativa nelle operazioni di controllo, con ben 158 missioni di volo nella zona. Questo approccio ha fornito un supporto essenziale nell’individuazione di potenziali focolai di incendio e nel monitoraggio della situazione ambientale. Attraverso questi mezzi tecnologici, è stato possibile integrare il lavoro delle pattuglie sul campo, fornendo una dimensione ulteriore alla lotta contro i roghi dolosi.

È sinonimo di progresso l’attività di 66 comuni che hanno ricevuto finanziamenti dal Ministero dell’interno. Questi fondi sono stati impiegati per potenziare le risorse umane nella lotta contro gli illeciti ambientali. I primi risultati di 18 comuni monitorati hanno mostrato altre 44 denunce e sanzioni per oltre 123.000 euro, insieme a ulteriori sequestri di 22 veicoli e 38 fra aree e attività. È emersa la necessità di sviluppare un nuovo modello di sicurezza interforze per affrontare in modo efficace le problematiche già esistenti, come nel caso di alcuni campi nomadi.

L’insieme di questi sforzi evidenzia l’impegno collettivo per migliorare la situazione nella Terra dei Fuochi, un passo significativo verso un futuro più sicuro e sostenibile per i cittadini di queste aree.

Ultimo aggiornamento il 28 Novembre 2024 da Donatella Ercolano

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