Dopo un’estate di svago e relax nel meraviglioso paesaggio della SARDEGNA, il rientro dei turisti può trasformarsi in un incubo, come dimostra la storia di una coppia trentini che ha vissuto un’esperienza surreale. Mentre volevano tornare a casa con i loro due nipotini, una serie di complicazioni legate all’acquisto dei biglietti ha messo a dura prova il loro viaggio, culminando in una multa salata e una situazione di grande tensione. Scopriamo nel dettaglio i vari aspetti di questa disavventura inaspettata.
Il problema dei biglietti per i bambini
Durante il loro soggiorno in SARDEGNA, la coppia, con i nipoti di 10 e 12 anni, ha approfittato del sole e del mare, godendosi ogni istante delle ferie. Tuttavia, il ritorno non è stato così semplice. Quando si sono presentati al porto di Olimpia, pronte per imbarcarsi sul traghetto Grimaldi diretto a Livorno, l’atmosfera si è rapidamente trasformata da festosa a tesa.
Il personale della biglietteria ha informato gli zii che non era possibile acquistare i biglietti per i minori, in quanto non avevano con sé i documenti identificativi dei ragazzi. Un’ingiustizia, secondo la coppia, che aveva già viaggiato senza problemi all’andata, senza mai aver subito controlli così severi. Nonostante le ripetute assicurazioni fornite al personale, che attestavano il loro legame di parentela con i bambini, le policy aziendali hanno prevalso. Il rifiuto del personale ha costretto la coppia a trovare una soluzione creativa, ma pericolosa.
La scelta rischiosa e le sue conseguenze
Decisi a non rimanere bloccati in SARDEGNA, gli zii hanno optato per una decisione audace: nascondere i bambini nel bagagliaio del loro SUV VOLVO. Una scelta che ha destato preoccupazioni non solo per la legalità della manovra, ma anche per la salute dei minori, vista l’aria calda e afosa del periodo estivo. Nonostante il rischio, la coppia ha tentato di superare i controlli di sicurezza del porto, convinta di poter aggirare l’ostacolo burocratico.
Purtroppo, il piano non è andato come sperato. Gli agenti di sicurezza hanno scoperto i nipotini poco prima dell’imbarco, bloccando così qualsiasi tentativo di fuga dalla SARDEGNA. La situazione si è fatta critica e il sogno di tornare a casa si è sgretolato, costringendo tutti e quattro a rinunciare al viaggio programmato.
La multa e la verifica da parte della polizia
La disavventura non si è conclusa con il rientro forzato: la coppia ha dovuto affrontare anche una multa piuttosto onerosa. L’operazione di controllo da parte della polizia di frontiera aeromarittima, coordinata dal dirigente Christian Puddu, ha portato a una sanzione di ben duemila euro per i due adulti. Questa multa è stata inflitta per aver tentato di imbarcarsi senza i documenti necessari per i bambini, una violazione delle norme che regola la sicurezza nei trasporti marittimi.
Dopo aver svolto le verifiche necessarie per attestare il legame di parentela e aver ascoltato la versione dei fatti, la polizia ha finalmente concesso ai due adulti l’opportunità di organizzare un altro modo per tornare a casa. Le difficoltà vissute accanto ai bambini hanno non solo creato un disagio immediato, ma hanno anche sottolineato l’importanza di avere sempre con sé la documentazione necessaria quando si viaggia, soprattutto con minori. La storia della coppia trentini sarà senza dubbio un monito per tutte le famiglie che intendono approfittare dell’estate per vacanze all’estero.