L'avvio dell'anno scolastico 2023 segna un'importante ripartenza per il sistema educativo italiano, con circa 7 milioni di studenti e 650.000 docenti coinvolti. Con l'inizio delle lezioni fissato per il 5 settembre in Alto Adige e una graduale ripresa nelle altre regioni a partire dal 16 settembre, emergono subito svariati problemi ereditati dal passato, nonché alcune novità significative nel campo dell'insegnamento e della gestione scolastica.
Il calendario delle ripartenze
Le date di inizio delle lezioni
Il calendario scolastico di quest’anno prevede una ripartenza scaglionata. Mentre il primo giorno di scuola è programmato per il 5 settembre in Alto Adige, la maggior parte delle altre regioni, tra cui Abruzzo, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Lazio, Puglia e Basilicata, sarà pronta a ripartire dal 16 settembre. Questo approccio consente di gestire meglio il flusso di studenti e famiglie, ma ha anche messo in evidenza le sfide che il sistema scolastico deve affrontare.
Le problematiche da affrontare
Nonostante l’emozione del ritorno tra i banchi possa sembrare palpabile, le criticità elencate dai sindacati rimangono. Quest’anno si stima una carenza di ben 250.000 supplenti per coprire le 40.000 cattedre vacanti a livello nazionale. Inoltre, vi è una mancanza di 6.000 collaboratori scolastici, fondamentali per il supporto alle attività scolastiche quotidiane. La situazione è aggravata dall’incertezza sulla nomina dei dirigenti scolastici, dopo il recente intervento del TAR del Lazio che ha annullato il concorso straordinario per 519 presidi, alimentando preoccupazioni per una gestione efficace degli istituti, che potrebbero avvalersi di un “preside-reggente” in un numero superiore a 800.
Le novità nell'istruzione
Iniziative del ministero
Il ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara ha condiviso su social network alcuni dei programmi rinnovati per il nuovo anno scolastico. Una delle principali novità riguarda le linee guida per l’educazione civica, volte a promuovere una comprensione approfondita della Costituzione Italiana. Questa iniziativa mira a trasmettere valori fondamentali e un senso di responsabilità civica tra gli studenti. Non meno importante è l'introduzione di un potenziamento del supporto per alunni stranieri, che inizierà in due fasi mirate a migliorare la loro padronanza della lingua italiana.
Il rinnovo del contratto del personale
Nel contesto delle novità, si attende con largo interesse il rinnovo del contratto del personale docente, con la speranza di un significativo aumento salariale di circa 160 euro. Si prevede che tali aumenti possano concretizzarsi entro la fine dell’anno, un aspetto cruciale per il morale e la motivazione degli insegnanti.
Le regole in aula
Divieto dei dispositivi mobili
Una delle norme più discusse per il nuovo anno scolastico è il divieto di utilizzo degli smartphone per gli studenti più giovani, che riguarda dalla scuola dell’infanzia fino alla terza media. L’uso dei telefoni cellulari in classe è severamente vietato, anche per scopi didattici, a meno che non sia espressamente previsto nel Piano educativo didattico o nel Piano educativo personalizzato. Tuttavia, l'uso di PC e tablet rimane possibile per attività didattiche, sotto la supervisione degli insegnanti.
Misure di sicurezza e supporto
Ulteriori novità includono le sanzioni pecuniarie che vanno da 500 a 10.000 euro per chi aggredisce il personale scolastico. Inoltre, si prevede l'introduzione di docenti tutor e orientatori che aiuteranno gli studenti a scegliere il percorso di studio più adatto, affinché possano beneficiare di un’esperienza educativa più personalizzata.
Il nuovo anno scolastico si preannuncia come un periodo di rinnovamento ma anche di sfide, evidenziando l'importanza di affrontare le problematiche strutturali affinché il sistema educativo possa fornire un servizio di qualità ai futuri cittadini.
