A seguito di scambi informali con dirigenti scolastici e uffici di ambito territoriale, l’Ufficio scolastico regionale del Lazio ha preso posizione sulla composizione delle classi prime dell’Istituto Comprensivo Alfredo Aspri. L’obiettivo è quello di ristabilire l’equilibrio tra studenti italiani e stranieri, un tema che ha sollevato un acceso dibattito nella comunità educativa. Martedì, è stata rilasciata una nota ufficiale in merito e, nel frattempo, la preside dell’istituto di Fondi, Adriana Izzo, ha commentato la situazione rompendone il silenzio per chiarire la realtà scolastica.
L’intervento dell’ufficio scolastico regionale
In un contesto scolastico diverso, l’Ufficio scolastico regionale del Lazio ha ritenuto necessario fornire indicazioni alla dirigente dell’IC Alfredo Aspri. Questo intervento arriva in risposta ai recenti sviluppi che hanno portato alla formazione di classi composte da un’unica etnia, una situazione che ha sollevato preoccupazioni per la diversità e l’inclusione. La nota sottolinea l’importanza di riequilibrare la composizione delle classi sin dalle prime fasi dell’anno scolastico, in modo da garantire un ambiente educativo sano e positivo per tutti gli studenti.
Dai dati forniti dall’USR Lazio, risulta che la percentuale di alunni stranieri all’IC Alfredo Aspri sia tra le più alte della zona, con un numero che tocca il 29,93%. Questo dato è molto sopra la media degli altri istituti comprensivi di Fondi, che si attestano su percentuali significativamente più basse. L’ufficio ha quindi suggerito misure per assicurare una maggiore integrazione tra le diverse culture presenti nelle classi.
La posizione della dirigente scolastica
Adriana Izzo, preside dell’Istituto Comprensivo Sottotenente Alfredo Aspri, ha rotto il silenzio sul clamore mediatico che ha circondato la vicenda. Ha espresso preoccupazione per l’immagine distorta che è emersa, definendo l’operato della scuola come una realtà ben più complessa e articolata. La dirigente ha sottolineato il valore inclusivo della proposta educativa dell’istituto, evidenziando che le famiglie di diverse etnie, anche da zone periferiche, scelgono questo istituto per l’attenzione rivolta all’inclusione e alla personalizzazione dei percorsi di apprendimento.
Izzo ha poi messo in evidenza come la scuola abbia storicamente avvertito una forte responsabilità nell’accogliere gli alunni, cercando di garantire un successo formativo a tutti. Aggiungendo che, purtroppo, nell’ultimo anno scolastico si è registrato un aumento significativo degli studenti di origine straniera, che ha portato a creare classi con una composizione prevalentemente monogenere. Dopo un improvviso trasferimento di studenti italiani verso altre istituzioni, il numero degli alunni stranieri nelle classi prime ha superato il 50%, creando una situazione inaspettata.
Le sfide e l’approccio educativo
Il particolare contesto in cui opera l’IC Alfredo Aspri non è privo di sfide. I lavori di ristrutturazione presso la sede centrale hanno limitato lo spazio disponibile e complicato la formazione delle classi. Queste variabili hanno reso difficile coordinare i necessari interventi in tempi brevi, poiché la situazione ha imposto urgenza e immediatezza all’intervento del collegio dei docenti.
Izzo ha comunque affermato di rimanere fiduciosa sull’accoglienza e sull’importanza di monitorare i bisogni educativi degli studenti. La dirigente ha dichiarato che, durante le prime settimane di scuola, il focus sarà sull’organizzare i gruppi classe in modo da facilitare l’integrazione e migliorare l’esperienza educativa per ogni singolo alunno. Una riorganizzazione necessaria che dovrà avvenire mediante modelli didattici aperti e collaborativi, elementi chiave per ristabilire i valori fondamentali di inclusione, dialogo e rispetto reciproco nel contesto scolastico.
Ultimo aggiornamento il 18 Settembre 2024 da Donatella Ercolano