Rifiuti e sversamenti illegali a Roma: critiche alla gestione attuale del sindaco Gualtieri

Rifiuti e sversamenti illegali a Roma: critiche alla gestione attuale del sindaco Gualtieri

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Rifiuti e sversamenti illegali a Roma: critiche alla gestione attuale del sindaco Gualtieri - Gaeta.it

La cattiva gestione dei rifiuti a Roma rivela una situazione preoccupante. Ogni giorno si registrano nuovi episodi di sversamenti illegali, fenomeno che si è aggravato nel corso degli ultimi anni. Mentre il Sindaco Roberto Gualtieri annuncia la sua intenzione di affrontare il problema, le criticità sono evidenti e destano preoccupazione tra i cittadini e le associazioni ambientaliste.

l’operato dell’amministrazione gualtieri: un bilancio negativo

smantellamento del Nucleo Ambiente Decoro

Una delle azioni più controverse del mandato attuale è stata l’eliminazione del NAD, il Nucleo Ambiente Decoro, istituito in precedenza per combattere il fenomeno degli sversamenti illegali. Il NAD aveva dimostrato di essere efficace nel ridurre la quantità di discariche abusive grazie alla stretta collaborazione con i cittadini e all’installazione di circa 30 fototrappole sul territorio. Questi dispositivi hanno permesso di monitorare le aree più critiche e di elevare nel 2021 ben 7.000 multe, una cifra che evidenzia l’efficacia dell’azione di controllo.

I numeri parlano chiaro: nel corso della gestione Gualtieri, il numero di multe elevate si è drasticamente ridotto. Nei primi due mesi del 2023, il totale di sole 202 sanzioni sempre a fronte di un aumento degli sversamenti denuncia un evidente fallimento nella gestione della situazione.

l’aumento degli sversamenti e il degrado ambientale

La cessazione degli interventi del NAD ha contribuito all’intensificazione del fenomeno di abbandono dei rifiuti, soprattutto nelle zone più periferiche della capitale. Queste aree, già vulnerabili, riportano immagini di degrado ambientale che impongono una riflessione seria. Non si tratta solo di un problema estetico; la presenza di rifiuti abbandonati, infatti, è un potenziale focolaio di incendi, un rischio che è aumentato notevolmente nel 2024 a causa della proliferazione di discariche abusive e insediamenti non autorizzati.

L’assenza di un controllo costante ha portato a un peggioramento della situazione, rendendo le strade e i campi circostanti delle vere e proprie discariche a cielo aperto. Le conseguenze di questo abbandono si riflettono non solo sulla salute pubblica, ma anche sull’economia locale, dato che le operazioni di rimozione dei rifiuti comportano costi elevati per l’Amministrazione comunale, i quali, alla fine, ricadono sui cittadini.

impatto economico: i costi per i cittadini

oneri per la rimozione dei rifiuti

Il costo della rimozione degli sversamenti illegali di rifiuti è una realtà con cui l’Amministrazione deve fare i conti. Questi oneri economici derivano da un’inefficienza gestionale che richiede interventi straordinari per ripristinare le condizioni di salubrità delle aree colpite. I fondi impiegati per risolvere le conseguenze degli abbandoni di rifiuti sottraggono risorse a servizi essenziali per la comunità, influenzando negativamente il bilancio comunale.

Gli elevati costi di gestione devono essere confrontati con la possibilità di reinvestire in un sistema di controllo più efficace, che potrebbe includere il reinserimento del NAD e il potenziamento della sorveglianza con fototrappole. Le spese per la rimozione, purtroppo, non possono essere evitate e rappresentano un onere sia per il Comune che per i cittadini, in termini di tributi e tasse locali.

la richiesta di un’inversione di rotta

La situazione attuale ha portato il capogruppo della Lista Civica Virginia Raggi, Antonio De Santis, e la capogruppo in Municipio IX, Carla Canale, a richiedere un ritorno alle pratiche che hanno dimostrato di funzionare. Solo una strategia mirata e una gestione attenta del territorio possono contribuire a risolvere una crisi che si sta rivelando sempre più complessa. La richiesta di ripristinare il NAD evidenzia la necessità di una risposta incisiva e proattiva da parte dell’Amministrazione, prima che i danni all’ambiente e ai servizi pubblici diventino irreversibili.

L’auspicio dei cittadini è che il Sindaco Gualtieri possa raccogliere l’appello a una reale azione correttiva, in modo da restituire il lungimirante impegno a una delle questioni più critiche per la città di Roma.

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