Un ritratto visivo della generazione giovane è protagonista di ‘The Dreamers’, l’iniziativa presentata dall’Istituto Europeo di Design in occasione dell’Exposed Torino Foto Festival. Questo progetto si pone come un’importante indagine sui sogni e le sfide che caratterizzano la vita dei giovani di oggi, rivelando le loro aspirazioni, fragilità e trasformazioni attraverso la fotografia.
Un progetto triennale di grande respiro
‘The Dreamers’ rappresenta il primo capitolo di ‘Ti vorrei dire’, un ambizioso progetto triennale sviluppato in collaborazione con Gallerie d’Italia – Intesa Sanpaolo. Questo percorso mira a esplorare non solo la fotografia come forma espressiva, ma anche a creare un dialogo significativo tra le opere degli studenti e il pubblico. In questo contesto, il 17 aprile, dalle 15 alle 17.30, le Gallerie d’Italia di Torino ospiteranno una ‘Public Portfolio Review’, dove i visitatori potranno ammirare i lavori di 21 studenti provenienti dai corsi di Fotografia IED delle sedi di Torino, Milano e Roma.
Una mostra che va oltre la visualizzazione
La ‘Public Portfolio Review’ non è una semplice esposizione di fotografie. Si tratta di un evento interattivo e coinvolgente, concepito per stimolare un confronto diretto tra gli autori, i visitatori e i professionisti del settore. Curatori, giornalisti e figure di spicco del mondo culturale avranno la possibilità di dialogare con gli studenti, arricchendo ulteriormente l’esperienza espositiva. Ogni portfolio, infatti, è concepito come un’unità a sé stante, presentato in una scatola progettata con attenzione. Quando viene aperto, avvia un processo di confronto che va ben oltre la mera osservazione.
Un invito alla partecipazione attiva
Secondo le curatrici del progetto, Giulia Ticozzi, Carlotta Cattaneo e Daria Scolamacchia, il confronto non si limita all’esposizione delle opere. Gli studenti sono incoraggiati a esplorare liberamente l’ambiente circostante, ad interagire, porre domande e creare un dialogo comune. Questo approccio ha come obiettivo quello di affermare una forma di performance partecipativa, in cui ogni individuo, sia esperto che semplice curioso, diventa parte integrante dell’esperienza. Ciò consente di costruire un discorso ricco e variegato, che ha luogo all’interno di uno spazio dinamico dove le persone possono muoversi tra i tavoli e interagire direttamente con i lavori presentati.
‘The Dreamers’ si presenta quindi come un’importante iniziativa che non solo mette in risalto il talento emergente nella fotografia, ma invita anche a riflettere sulle esperienze significative dei giovani in un momento storico complesso. Un’opportunità unica di esplorare e comprendere le diverse sfaccettature della condizione giovanile attraverso uno sguardo fotografico nuovo e interattivo.