Riforma del ciclo idrico integrato in Abruzzo: il progetto del Presidente Sospiri

Riforma del ciclo idrico integrato in Abruzzo: il progetto del Presidente Sospiri

Lorenzo Sospiri propone una riforma del ciclo idrico in Abruzzo, puntando a una gestione centralizzata e sostenibile per affrontare le sfide attuali e garantire un approvvigionamento efficiente.
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Riforma del ciclo idrico integrato in Abruzzo: il progetto del Presidente Sospiri - Gaeta.it

In attesa della presentazione della nuova legge, il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri, ha espresso la necessità di riformare completamente il ciclo idrico integrato nella regione. Attualmente, la regione conta sei enti gestori per un territorio con 1 milione e 200 mila abitanti, una struttura che Sospiri definisce insostenibile. La proposta di riforma, che sarà depositata lunedì, punta a una gestione più manageriale e centralizzata della risorsa idrica, partendo dall’esperienza positiva dell’ACA, l’azienda che gestisce il servizio idrico integrato nel territorio pescarese.

La situazione attuale della gestione idrica in Abruzzo

Abruzzo, una regione con una popolazione significativa, presenta un’anomalia rispetto alla gestione delle risorse idriche: la presenza di sei enti gestori diversi. Questa frammentazione rende complessa e difficile la gestione unitaria dell’acqua, un bene pubblico essenziale. Secondo Sospiri, la riorganizzazione è un passo obbligato per garantire che le risorse idriche siano gestite in modo efficiente e sostenibile. Negli ultimi anni, l’ACA ha dimostrato di sapersi adattare e migliorare la propria gestione, sotto la direzione di Giovanna Brandelli, affrontando insieme sfide come la recente crisi idrica, dovuta a condizioni climatiche avverse e non solo alla dispersione delle acque.

La grande rete idrica gestita dall’ACA, di circa 4.500 chilometri, evidenzia la necessità di ingenti investimenti. L’attuale stima per il rinnovamento delle infrastrutture idriche si aggira intorno ai 2 miliardi e 300 milioni di euro. Questa cifra rappresenta un carico paragonabile agli stanziamenti statali per la sanità abruzzese, sottolineando la gravità e la complessità della situazione. La proposta di Sospiri mira quindi non solo a razionalizzare la gestione, ma anche a rendere più efficiente l’uso delle risorse esistenti.

Prospettive future per una gestione manageriale dell’acqua

La nuova legge proposta da Lorenzo Sospiri non intende ridurre la gestione pubblica dell’acqua, ma piuttosto modernizzarla attraverso modelli manageriali già collaudati in altre regioni italiane, specialmente nel nord del paese. L’intento è di unire forze e risorse per creare una rete di gestione più forte, capace di affrontare le sfide attuali e future. La riforma prevede anche l’adozione di nuove tecnologie per minimizzare la dispersione dell’acqua, uno dei punti critici nella gestione dei sistemi idrici.

Il riuso delle acque depurate è un altro elemento centrale della proposta, che mira a garantire un approvvigionamento idrico sostenibile per l’agricoltura e l’industria, settori cruciali per l’economia abruzzese. Sospiri ha evidenziato che l’acqua ha un’importanza fondamentale non solo per la vita quotidiana dei cittadini, ma anche per il mantenimento della qualità agricola e industriale della regione.

Impegni verso una nuova legge di gestione dell’acqua

Con la presentazione della nuova legge, Sospiri intende avviare un dibattito ampio e costruttivo riguardo la gestione delle risorse idriche in Abruzzo. È previsto un percorso di confronto tra i vari attori coinvolti, con l’obiettivo di trovare una sintesi tra le esigenze di gestione e la tutela di un bene prezioso come l’acqua. Il Presidente del Consiglio ha sottolineato l’importanza di pianificare una strategia condivisa, che permetta di affrontare le sfide future e di garantire a tutti i cittadini un accesso equo e sostenibile all’acqua. La realizzazione di progetti innovativi e il superamento delle attuali difficoltà rappresentano una priorità per la nuova amministrazione, che si auspica di mettere in atto quanto prima.

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