La recente delibera sul dimensionamento scolastico della Regione Lazio ha sollevato un’ondata di malcontento tra i residenti e le istituzioni del IV Municipio. La decisione, presa nel momento più festivo dell’anno, è stata percepita come un attacco diretto alle scuole locali e alle famiglie, suscitando reazioni forti e unanimi. Massimiliano Umberti, presidente del Municipio, ha denunciato il provvedimento come un grave errore da parte della Giunta Rocca, che ha scelto di pubblicare la delibera in un contesto di scarsa attenzione e dialogo.
La critica della giunta rocchia
“Questa delibera rappresenta un regalo di Natale assai sgradito,” ha dichiarato Umberti. La pubblicazione avvenuta il 24 dicembre, in un silenzio che ha caratterizzato le festività , fa ritenere che le istituzioni regionali non abbiano tenuto in considerazione la voce dei territori. Secondo il presidente, a risentirne saranno soprattutto i più giovani che frequentano le scuole del IV Municipio, che ora temono per il loro futuro educativo e per quello delle loro istituzioni.
Il disguido ha colto di sorpresa anche Annarita Leobruni, vice presidente del Municipio e assessore alla scuola. Leobruni ha sottolineato il fallimento di un lungo lavoro di ascolto condotto con dirigenti, docenti e famiglie, che sembrava avere l’obiettivo di prevenire un dimensionamento poco adeguato. Le sue parole rivelano una _frustrazione palpabile_. “Tutte le delibere e le richieste formali presentate non sono state minimamente considerate,” ha affermato, lasciando intendere che un dialogo aperto con le istituzioni regionali sarebbe stato auspicabile.
Ripercussioni sui plessi scolastici
Nel progetto di ridimensionamento, due plessi verranno accorpati, alterando l’equilibrio educativo di un’area che serve un numero significativo di alunni. I due istituti coinvolti nel ridimensionamento scolastico sono il Palombini e il Perlasca, che perderanno la loro storicità e identità . Aggiungendo a questa situazione critica, altre due scuole, Alberto Sordi e Giovanni Falcone, si ritroveranno a gestire un numero di studenti complessivo di circa 1400, una cifra che preoccupa le autorità locali.
Leobruni ha dichiarato di aver già contattato direttamente i dirigenti dei plessi scolastici. “Non lasceremo passare questo atto così facilmente,” ha avvertito, mostrando la determinazione delle istituzioni locali nel voler far sentire la propria voce. Il rischio, secondo il vice presidente, è quello di ledere l’identità di scuole che da anni operano nel rispetto del diritto allo studio, creando una frattura nel delicato tessuto educativo del territorio.
Un confronto necessario tra istituzioni
La situazione pone un interrogativo cruciale sul rapporto tra le autorità regionali e quelle locali. L’ascolto delle necessità della comunità deve diventare una priorità per evitare situazioni di conflitto simili in futuro. La storicità delle istituzioni scolastiche del IV Municipio non può essere ignorata, e il mantenimento di un dialogo costruttivo è fondamentale per garantire alle famiglie e ai studenti un ambiente educativo sano e prospero.
La gestione delle scuole, in questo senso, deve mettere al centro le persone coinvolte: studenti, genitori, insegnanti e dirigenti. È indispensabile che le decisioni politiche riflettano le esigenze reali della comunità , in modo che il diritto all’istruzione e il benessere delle scuole non vengano compromessi da scelte prive di una visione a lungo termine.
La questione rimane aperta e l’attenzione si sposterà sulle reazioni delle famiglie e sulle eventuali azioni di protesta che potrebbero sorgere in risposta a questa decisione. La vera sfida per il IV Municipio
Ultimo aggiornamento il 27 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina