Riforma della mobilità: ciclabilità, sosta e regole per i monopattini in discussione

Riforma della mobilità: ciclabilità, sosta e regole per i monopattini in discussione

La riforma sulla mobilità introduce nuove regole per corsie ciclabili, sosta e monopattini elettrici, suscitando dibattiti su sicurezza stradale e impatti sulla micro-mobilità nelle città.
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Riforma della mobilità: ciclabilità, sosta e regole per i monopattini in discussione - Gaeta.it

La recente riforma sulla mobilità ha scatenato un acceso dibattito riguardo la ciclabilità e la sosta in città. I nuovi provvedimenti, che mirano a migliorare la sicurezza stradale e l’efficienza della viabilità, portano con sé tanto chiarezza quanto confusione, specialmente per quanto riguarda le corsie dedicate alle biciclette e la regolamentazione dei monopattini. Scopriamo nei dettagli quali sono le novità introdotte.

Le nuove regole sulla ciclabilità

Una delle principali innovazioni introdotte dalla riforma riguarda le corsie ciclabili. Secondo l’amministrazione, la nuova normativa prevede che la corsia ciclabile a bordo carreggiata sarà consentita solo in quelle aree dove risulta impossibile realizzare una pista ciclabile delimitata. Questo approccio preoccupa molti, in quanto rappresenta un passo indietro rispetto alle normative del 2020, che avevano già portato soluzioni più largamente adottate in Europa.

“Le corsie consentono, in poco tempo e senza la necessità di appalti, di aumentare il livello di sicurezza della viabilità ciclabile”, afferma l’assessore, sottolineando i benefici immediati di un intervento più flessibile. Tuttavia, in molti contestano questa posizione, evidenziando come la mancanza di piste ciclabili appropriate possa mettere a rischio l’incolumità degli utenti delle due ruote.

Con l’entrata in vigore della nuova normativa, le corsie ciclabili già esistenti potrebbero subire cambiamenti. “Abbiamo chiesto chiarimenti riguardo la situazione attuale. Non si fa riferimento a ‘uscita dalla scena’ delle corsie, ma piuttosto a verifiche necessarie per valutare dove sarà possibile integrare una pista ciclabile. Si attende anche un pronunciamento da parte della giurisprudenza”, spiega un rappresentante comunale.

Impatti sulla sosta e sulle sanzioni

Un altro punto centrale della riforma riguarda le nuove modalità di sanzione per la sosta. Con il nuovo Codice della strada, le multe per il mancato pagamento del parcheggio diventeranno proporzionali al tempo di permanenza. Questo cambiamento genera dubbi e complicazioni per le amministrazioni comunali: “La difficoltà principale è che non sarà immediatamente chiaro da quanto tempo un veicolo si trova nel posto sbagliato, il che potrebbe incrementare il numero di ricorsi”, spiegano esperti del settore.

Questa situazione si aggiunge agli oneri finanziari che i comuni devono sostenere per verifiche e applicazioni delle nuove regole. L’aumento delle sanzioni per violazioni legate alla sosta è una delle poche note positive evidenziate da chi opera nel settore, da sempre in attesa di un inasprimento delle penalità per rendere più efficace il controllo delle aree di sosta.

Normative sui monopattini: nuovi obblighi e preoccupazioni

Un’altra importante novità riguarda i monopattini elettrici, una forma di micro-mobilità in costante crescita. Con la riforma, vengono introdotti nuovi obblighi, tra cui l’uso del casco e l’obbligo di registrazione attraverso una targa identificativa. Questi cambiamenti, sebbene siano stati accolti positivamente da alcuni, destano preoccupazione tra gli operatori di sharing. “C’è il timore che queste misure possano ridurre ulteriormente l’uso dei monopattini, indebolendo una forma di trasporto che è stata utile in contesti urbani congestionati”, commentano i gestori delle flotte di monopattini.

L’assessore Granelli ha richiamato l’importanza di queste misure per garantire una maggiore sicurezza, affermando che “l’obbligo della targa e del casco è fondamentale per proteggere i cittadini”. Tuttavia, resta da vedere come queste normative influenzeranno la potenziale crescita della micro-mobilità nelle zone urbane.

Tempistiche di attuazione delle nuove misure

Molte delle misure previste dalla riforma richiederanno l’emissione di decreti e linee guida da parte dei ministeri preposti. Solo allora sarà possibile comprendere appieno come andranno implementati i nuovi provvedimenti. Alcuni aspetti cominceranno ad essere attuati a partire dall’entrata in vigore della Legge 177/2024, ma gli effetti reali sulle infrastrutture e sull’uso dei mezzi di trasporto saranno valutabili solo nel medio termine, creando un’aspettativa tra gli utenti e gli operatori del settore.

L’argomento rimane di grande attualità e la discussione è destinata a proseguire, con molteplici opinioni e punti di vista da considerare.

Ultimo aggiornamento il 11 Dicembre 2024 da Sara Gatti

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