Riforma della sanità in Liguria: Fratelli d’Italia chiede cambiamenti radicali

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Riforma della sanità in Liguria: Fratelli d'Italia chiede cambiamenti radicali - Fonte: Ansa | Gaeta.it

Le imminenti elezioni regionali in Liguria hanno riacceso il dibattito su temi cruciali legati alla sanità. Dalla conferenza stampa di presentazione dei candidati di Fratelli d'Italia emergono netti richiami a rivedere il ruolo dell'Azienda ligure sanitaria , attualmente considerata un doppione dell'assessorato. Il coordinatore regionale Matteo Rosso esprime la necessità di una gestione migliore e più coordinata della sanità ligure, tra le preoccupazioni principali per i prossimi governi.

Il ruolo attuale di Alisa e le sue criticità

Un’agenzia in discussione

L'Azienda ligure sanitaria, conosciuta come Alisa, è da tempo al centro di polemiche riguardanti la sua effettiva utilità nel panorama sanitario ligure. Secondo Matteo Rosso, Alisa rappresenterebbe un vulnus nella gestione della sanità, poiché non svolge il proprio compito di coordinamento in modo efficace. Rosso sostiene che il suo funzionamento attuale crea confusione e inefficienza, contribuendo a un sistema sanitario frammentato e poco comunicativo tra le varie ASL. Da un lato, ci sono le cinque Aziende Sanitarie Locali , dall'altro l'assessorato regionale, i cui ruoli non si chiariscono, generando problematiche nella responsabilità e nell’assegnazione delle colpe.

Le conseguenze della mancanza di integrazione

Il coordinatore di Fratelli d'Italia avverte che un sistema in cui le ASL non dialogano tra di loro porta a uno sfilacciamento che dura da decenni. Questo isolamento, secondo Rosso, è fonte di inefficienza e confusione, che penalizza soprattutto i cittadini liguri. Le difficoltà emergono maggiormente nel momento in cui si parla di situazioni critiche come l'azzeramento delle liste d'attesa e la carenza di personale nei pronto soccorso. Il messaggio è chiaro: il passaggio a una gestione centralizzata e ben definita potrebbe migliorare notevolmente il servizio sanitario regionale.

Le proposte del centrodestra

Un assessore forte per la sanità ligure

Nel contesto della conferenza stampa, Rosso ha sottolineato l'importanza di avere un assessore alla sanità con poteri reali e una solida organizzazione alle spalle, in grado di prendere decisioni chiare e responsabili. Questo cambiamento è ritenuto necessario per dare nuova linfa alla sanità ligure, con un focus specifico sulla generazione di responsabilità ben definite. La visione proposta implica un assessorato in grado di governare e coordinare senza l'ingombro di Alisa, snellendo così le pratiche burocratiche e ottimizzando le risorse.

L'approccio ai servizi verso i cittadini

Marco Bucci, candidato del centrodestra per la presidenza della Regione, ha risposto cautamente riguardo il futuro di Alisa, affermando che prima bisogna assumere il ruolo di presidente per poi prendere decisioni circa la riorganizzazione dell'Azienda. Per Bucci, l’interesse primario dei cittadini non è tanto il funzionamento interno di Alisa, quanto la ricezione di servizi sanitari di qualità. Tra le sue priorità ci sono l'abbattimento delle liste d'attesa e il miglioramento delle strutture ospedaliere, insieme alla valorizzazione del personale sanitario.

Affermazioni e prospettive future

La necessità di un dialogo aperto

Il dibattito sulla riforma della sanità in Liguria sembra destinato a restare sul tavolo anche dopo le elezioni. La proposta di superare il modello attuale di gestione sanitaria, con l’obiettivo di rendere più chiare le responsabilità e favorire la comunicazione tra le ASL, si sta rivelando un tema centrale per la campagna elettorale. Inoltre, l’attenzione rivolta ai reali bisogni dei cittadini, come l’accesso ai servizi e la qualità delle cure, sarà cruciale per l'implementazione di qualsiasi cambiamento.

Verso un nuovo modello sanitario?

La questione se e come si riuscirà a riorganizzare il sistema sanitario ligure rimane aperta. Alisa e la sua struttura attuale potrebbero essere messe alla prova, con il rischio di essere chiusa o ristrutturata drasticamente. L’agenzia di informazione, che già si trova a dover fronteggiare le sfide di una popolazione in crescita con esigenze sempre più complesse, potrebbe subire un cambiamento significativo a seguito delle decisioni dei nuovi governatori. L’analisi di Matteo Rosso segna un passo verso una riflessione profonda sulla sanità ligure e il suo futuro.

Ultimo aggiornamento il 20 Settembre 2024 da Sara Gatti

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