La recente approvazione della Legge di stabilità e del Bilancio di previsione per le Marche ha suscitato un acceso dibattito politico. Con un’allocazione di risorse che supera i 6,2 miliardi di euro nel 2025, di oltre 5,1 miliardi nel 2026 e di 4,9 miliardi nel 2027, il 75% dei fondi sarà destinato al settore della sanità. L’approvazione è avvenuta con un voto a maggioranza da parte del Consiglio regionale, segnando un momento significativo per la gestione economica della regione.
Un bilancio con una visione chiara
Durante la seduta, il presidente della Giunta, Francesco Acquaroli, ha sottolineato come questo bilancio rappresenti “un passo importante, frutto di una visione concreta.” Acquaroli ha fatto riferimento alla necessità di revitalizzare le risorse europee per affrontare le sfide economiche in corso. “Quest’anno si prevedono 40 milioni di cofinanziamento per stimolare investimenti e recuperare competitività,” ha evidenziato, sottolineando la mancanza di aumenti fiscali per i cittadini marchigiani. La regione, secondo Acquaroli, sta seguendo un percorso di discontinuità rispetto alle gestioni precedenti, cercando di affrontare temi critici senza gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini.
Le strategie per lo sviluppo economico e territoriale
La manovra economica è stata descritta dai rappresentanti di Fratelli d’Italia come un esempio di sostenibilità economica e ambientale. Simone Livi e Mirella Battistoni hanno evidenziato come il bilancio preveda interventi per rilanciare lo sviluppo, specialmente in quelle zone colpite dal terremoto del 2016. Contestualmente, è in programma una riorganizzazione delle infrastrutture regionali per migliorare le connessioni sia a livello interno che internazionale, obiettivi considerati fondamentali per la crescita e la competitività del territorio.
In questo contesto, la sanità gioca un ruolo cruciale. Le Marche sono posizionate tra le cinque regioni che raggiungono standard elevati a livello nazionale, con un equilibrio tra i conti e una garanzia dei Livelli essenziali di assistenza. Tutto ciò è stato realizzato senza richiedere un aumento della pressione fiscale, nonostante le sfide derivanti dall’assenza di una programmazione decennale.
Le critiche delle opposizioni e le preoccupazioni per il futuro
Nonostante gli elogi da parte della maggioranza, le opposizioni hanno manifestato un giudizio negativo nei confronti del bilancio. Romano Carancini del Partito Democratico ha denunciato un vuoto nelle risposte su temi fondamentali come sanità, economia e trasporto pubblico, evidenziando un tradimento degli impegni presi durante la campagna elettorale. Ha lamentato la mancanza di progressi su questioni chiave come le liste d’attesa e la telemedicina, descrivendo la situazione economica della regione come un declino strutturale e un tradimento della fiducia dei cittadini.
Marta Ruggeri, capogruppo del Movimento 5 Stelle, ha annunciato un voto contrario, puntando il dito su leggi non finanziate e problemi strutturali nel bilancio regionale. Ha sottolineato come gli investimenti promessi siano spesso stati procrastinati, un segnale preoccupante per il futuro economico della regione.
D’altra parte, la Lega ha espresso sostegno al bilancio, definendolo equilibrato e sostenibile. Renzo Marinelli, capogruppo leghista, ha affermato che il piano assicura i servizi essenziali senza aumentare le tariffe. Ha enfatizzato l’importanza del cofinanziamento dei fondi europei, indicando tale iniziativa come un’opportunità per intraprendere azioni costruttive nel panorama economico marchigiano.
Ultimo aggiornamento il 23 Dicembre 2024 da Armando Proietti