Riforma incentivi edilizi: la Commissione Ambiente alla Camera affronta le nuove regole e criticità

Riforma incentivi edilizi: la Commissione Ambiente alla Camera affronta le nuove regole e criticità

Il dibattito sugli incentivi edilizi, in particolare il Superbonus, si intensifica con la Commissione Ambiente che propone riforme per migliorare l’efficacia e ridurre l’impatto ambientale delle ristrutturazioni.
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Riforma incentivi edilizi: la Commissione Ambiente alla Camera affronta le nuove regole e criticità - Gaeta.it

Il tema degli incentivi edilizi, in particolare il Superbonus, è tornato al centro del dibattito politico e sociale, con la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati che ha recentemente esaminato il documento conclusivo di un’indagine che ha visto coinvolti vari esperti del settore. Dopo due anni di lavoro, il Parlamento è chiamato a valutare i risultati e a proporre possibili modifiche, alla luce degli impatti ambientali e delle criticità economiche emerse.

Opportuna riorganizzazione del sistema degli incentivi edilizi

L’indagine ha messo in luce la necessità di rivedere la struttura degli incentivi in materia edilizia. Questa riorganizzazione viene valutata non solo come utile per migliorare l’efficacia dei programmi, ma anche come un passo necessario per ridurre l’impatto ambientale derivante dalle ristrutturazioni edili. Si è discusso ampiamente di come le politiche attuali non riescano a coprire le reali esigenze del mercato e delle emissioni, considerando che il settore edilizio rappresenta una fetta significativa delle emissioni totali di CO2 in Italia.

Uno degli aspetti più critici emersi è la presenza di un patrimonio immobiliare molto vetusto, con la maggior parte degli edifici risalenti a periodi antecedenti al 1976. La Commissione ha sottolineato, citando anche gli aggiornamenti delle Direttive EED e EPBD, l’importanza del miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. Questo non è solo un obiettivo nazionale, ma anche europeo, che richiede politiche più incisive e una visione a lungo termine. Senza una ristrutturazione adeguata, sarà difficile raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati a livello europeo.

L’impatto del Superbonus sulla riqualificazione energetica

Il Superbonus, introdotto nel 2020, ha giocato un ruolo centrale nel promuovere la riqualificazione energetica degli edifici. Tale misura ha creato un forte impulso alla ristrutturazione, ma ha anche generato una serie di controversie. Diverse critiche muovono dalla constatazione che solo il 3% degli edifici a cui era destinato ha effettivamente usufruito degli incentivi. Inoltre, il costo ambientale per tonnellata di CO2 risparmiata si è rivelato dieci volte superiore rispetto al valore di riferimento del mercato ETS.

Analizzando i dati forniti dalla Banca d’Italia, emerge che i vantaggi ecologici del Superbonus richiederebbero circa quarant’anni per ripagare i costi finanziari. Questo ha portato a chiedersi se il sistema attuale di incentivazione fosse sostenibile nel lungo termine. Durante le audizioni, si è parlato di razionalizzazione degli incentivi, per garantire un equilibrio tra costi e benefici economici ed ecologici.

Nuove politiche in linea con la Direttiva Green e il PNIEC

La discussione si sposta ora verso l’opportunità di allineare il sistema degli incentivi agli obiettivi stabiliti dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima . Si propone un approccio più coerente per l’adeguamento degli edifici, puntando a una riforma di lungo periodo, almeno decennale, che tenga conto delle performance energetiche degli edifici. Si è sottolineata la necessità di superare la frammentazione attuale del sistema di detrazioni.

La Direttiva Green, che entrerà in vigore entro il 29 maggio 2026, impone ulteriori sfide. Gli Stati membri dovranno operare un intervento consistente sugli edifici, molti dei quali si trovano nelle fasce energetiche peggiori. Questo richiede un sostegno finanziario adeguato per garantire una transizione efficace verso gli obiettivi di sostenibilità. In assenza di incentivi, gli oneri per i proprietari potrebbero risultare insostenibili.

Si evidenzia dunque la necessità di misure immediate per accompagnare il settore edilizio nella fase di adeguamento alle normative, mantenendo un occhio attento alla gradualità delle stesse, per evitare impatti sociali ed economici negativi.

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