La situazione per i cani ospitati presso il rifugio di Locate Varesino, in provincia di Como, diventa sempre più critica. Oltre due decenni di attività del centro, gestito dall’Associazione Una Zampa per Sempre Onlus, stanno per giungere al termine. A causa dell’obbligo di riconsegnare il terreno, i volontari si trovano a dover affrontare una sfida urgente e complessa: trovare una nuova sistemazione per una ventina di cani, molti dei quali presentano difficoltà di adozione.
La situazione attuale del rifugio
L’associazione, da sempre focalizzata sulla cura e sulla riabilitazione di animali abbandonati, è attualmente in difficoltà. La presidente, Liliana Oleotti, ha lanciato un appello disperato, sottolineando che entro maggio dovranno lasciare la struttura. “Abbiamo ancora 18 cani per cui trovare una sistemazione,” ha affermato Oleotti. Una buona parte di questi animali ha vissuto nel rifugio per molti anni, venendo spesso catalogati come “difficili” o problematici a causa del loro passato turbolento. La presidente ha messo in evidenza come, nonostante il loro comportamento, i volontari conoscono bene le esigenze di ogni cane e hanno sviluppato tecniche per trattarli in modo adeguato.
Molti di questi cani provengono da situazioni difficili, tra cui animali già adottati da famiglie che, per vari motivi, li hanno restituiti. Altri ancora hanno cercato di scappare per tornare nel luogo che considerano vero e proprio rifugio. Tra questi c’è Skinny, un meticcio che sopravvisse per settimane nei boschi, cercando la strada di casa. Questa storia non è un caso isolato, ma rappresenta un esempio di quanto profondo sia il legame tra questi animali e la struttura che li ha accolti.
Le prospettive future e il sostegno del territorio
Con soli due mesi a disposizione, il team dell’Associazione Una Zampa per Sempre Onlus si trova a fronteggiare un compito gravoso: trovare un nuovo terreno o una struttura dismessa da riqualificare. Oleotti ha espresso la sua preoccupazione per il futuro degli ospiti del rifugio, precisando che non lasceranno indietro nessuno di loro. “Non so cosa si potrà fare, ma di sicuro non abbandonerò nessuno,” ha commentato, rimarcando il forte impegno dell’associazione nel salvaguardare i diritti degli animali.
Recentemente, per sensibilizzare l’opinione pubblica, è stata organizzata una serata di raccolta fondi e informazione, alla quale hanno partecipato anche diversi amministratori locali. Questi eventi sono strumentali per creare un legame con la comunità e attrarre l’attenzione su un problema che, se non affrontato, potrebbe avere esiti drammatici per questi animali. Durante la serata, i partecipanti hanno anche avuto l’opportunità di conoscere storie di cani che sono stati salvati e riabilitati dal rifugio, rendendo il problema ancora più tangibile e urgente.
La comunità e le iniziative di adozione
Il rifugio non è solo un luogo di accoglienza, ma è anche diventato un centro di educazione e sensibilizzazione. Sono state attivate diverse collaborazioni con scuole locali, permettendo ai giovani di entrare in contatto con il mondo degli animali e imparare l’importanza della responsabilità nei confronti degli esseri viventi. Questo approccio ha consentito di creare una rete di supporto attorno all’associazione, fondamentale in una fase come quella attuale.
L’obiettivo è quello di riuscire a sensibilizzare una rete più ampia di potenziali adottanti e donatori, in modo da garantire un futuro a ciascuno di questi cani. Ogni animale ha una storia unica e merita di trovare una casa dove poter vivere serenamente. L’associazione sta facendo il possibile per garantire che questi cani non siano dimenticati, ma hanno bisogno del supporto della comunità per superare questa delicata fase.