Roma è stata il palcoscenico di un’importante conferenza, tenutasi tra il 7 e il 9 aprile presso l’Holiday Inn – Parco dei Medici, dove si è discussa la centralità dei patronati nel panorama del welfare italiano. Questa iniziativa, organizzata dalla Confederazione Confeuro, ha visto la partecipazione del patronato Labor, il quale conta oltre 170 sedi sul territorio nazionale. Durante l’evento, le autorità hanno sottolineato la necessità di valorizzare e modernizzare questi enti di pubblica utilità , fondamentali per il supporto ai cittadini e per la promozione dei diritti e dello sviluppo sociale.
Il valore dei patronati nel welfare italiano
Carmela Tiso, presidente del Patronato Labor, ha aperto i lavori evidenziando l’importanza dei patronati come “colonne portanti del welfare italiano”. Tiso ha affermato che questi enti devono essere riconosciuti per il loro impegno nel supportare il tessuto sociale e nell’assicurare il progresso in un contesto in continua evoluzione. Ha espresso gratitudine verso gli operatori di Labor, il cui lavoro quotidiano rappresenta un contributo prezioso per i cittadini in cerca di assistenza. Secondo Tiso, i patronati non solo offrono un servizio, ma promuovono diritti essenziali per il benessere collettivo.
Questa visione è in linea con l’obiettivo di mantenere un dialogo costante con le istituzioni, affinché possano comprendere l’importanza dei patronati e di come devono essere sostenuti e valorizzati per affrontare le sfide future. La centralità dei patronati è rinforzata dalla loro presenza su tutto il territorio italiano, il che permette di rispondere in maniera capillare alle esigenze del pubblico, dai servizi assistenziali a quelli previdenziali.
Trasformazione digitale e nuove sfide per il sistema dei patronati
Francesco Giordani, direttore generale del patronato Labor, ha fornito uno spaccato sulla situazione attuale dei patronati, evidenziando la transizione da un modello tradizionale a uno digitale. Giordani ha sottolineato che questo cambiamento rappresenta una sfida, ma anche un’opportunità per aumentare l’efficienza dei servizi offerti. Tuttavia, ha lanciato un monito: per affrontare questa trasformazione è necessario che le istituzioni forniscano supporto concreto, non solo a livello dichiarativo.
Un punto cruciale del suo intervento è stato il riconoscimento dell’esistenza di una “distanza” tra coloro che operano nei patronati e le istituzioni preposte. Secondo Giordani, affinché i patronati possano operare al meglio, è fondamentale dotarli di strumenti adeguati, non solo normativi ma anche pratici. Questo sottolinea la necessità di un’azione sinergica tra le istituzioni e i patronati, affinché le proposte che emergono durante eventi come questo possano tradursi in concrete opportunità di sviluppo.
Il dialogo con le istituzioni per il futuro del welfare
L’evento ha visto la partecipazione di quasi 400 persone, confermando l’interesse e la necessità di approfondire il ruolo dei patronati. Tra i relatori si sono distinti Filippo Bonanni e Lorenzo Leoncini, direttori centrali dell’Inps, i quali hanno discusso il recente decreto attuativo della legge delega sulla disabilità . Le loro presentazioni hanno messo in luce come il dialogo tra enti e istituzioni possa generare soluzioni pratiche a favore dei cittadini.
Giordani ha ringraziato i due dirigenti per la loro disponibilità , evidenziando che solo attraverso il confronto si possono identificare proposte efficaci per migliorare i servizi. Il rimando a Luoghi e eventi concreti come la tre giorni di incontri evidenzia l’importanza di proseguire su questa strada. I patronati, se adeguatamente supportati, possono diventare un elemento cruciale per il futuro del welfare, garantendo diritti e servizi essenziali per tutta la popolazione.