Rilancio dello zibibbo in calabria, la rinascita dei vigneti di francavilla angitola nel vibonese

Rilancio dello zibibbo in calabria, la rinascita dei vigneti di francavilla angitola nel vibonese

Giovanni Celeste Benvenuto rilancia lo zibibbo calabrese a Francavilla Angitola, valorizzando un vitigno tradizionale con metodi biologici e condizioni uniche di territorio, clima e suolo per vini freschi e minerali.
Rilancio Dello Zibibbo In Cala Rilancio Dello Zibibbo In Cala
Un giovane agronomo a Francavilla Angitola, nel Vibonese, sta rilanciando lo zibibbo calabrese, un vitigno tradizionale valorizzato grazie a metodi biologici e al territorio unico, recuperando una storica tradizione vitivinicola locale. - Gaeta.it

Nel Vibonese, a Francavilla Angitola, un giovane agronomo sta riportando alla luce un vitigno tradizionale della Calabria, quasi dimenticato. Il suo progetto si concentra sulla valorizzazione dello zibibbo, una varietà storica che un tempo dominava i vigneti locali e ora sta vivendo una nuova stagione di interesse. Questa iniziativa si inserisce in un territorio caratterizzato da condizioni climatiche e geologiche particolari, che influenzano il profilo dei vini prodotti.

francavilla angitola e il territorio unico per la coltivazione dello zibibbo

Francavilla Angitola è collocata tra il mare Tirreno e le colline delle Serre calabresi, una zona che ha mantenuto antiche tradizioni agricole. Il terreno è caratterizzato dalla presenza di granito molto superficiale, un aspetto raro nella viticoltura italiana. Questa peculiarità favorisce la freschezza e la mineralità dei vini, conferendo anche una sapidità riconoscibile. Le vigne sono coltivate secondo i metodi dell’agricoltura biologica, limitando l’uso di fitofarmaci e sfruttando la ventilazione naturale che giunge dal mare per ridurre l’incidenza di malattie fungine sulle piante.

condizioni climatiche e caratteristiche del suolo

La combinazione di quota, clima e suolo crea un ambiente ideale per lo zibibbo. Le vigne sono coltivate attorno a 300 metri sul livello del mare. In questi luoghi le escursioni termiche tra giorno e notte limitano l’accumulo di zuccheri all’interno degli acini. Questo fenomeno determina un vino dallo stile meno dolce e più asciutto rispetto alle produzioni siciliane, tipicamente più zuccherine e alcoliche. La tradizione locale racconta che qui lo zibibbo non è mai stato considerato solo un vino da dessert, ma soprattutto un vino da tavola, accompagnato ai pasti quotidiani.

giovanni celeste benvenuto: il ritorno alle radici calabresi

Giovanni Celeste Benvenuto è nato e cresciuto in Abruzzo, a Tagliacozzo, ma la sua famiglia proviene da Pizzo, in Calabria. Tra le esperienze formative, ha studiato agraria all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, a Lamezia Terme. Da questa scelta nasce il suo impegno a riscoprire e valorizzare i vitigni autoctoni della sua terra di origine.

una sfida complessa

Nel 2002 ha deciso di lasciare la Marsica per trasferirsi a Francavilla Angitola, un territorio quasi dimenticato dal punto di vista viticolo. La sua era una sfida complessa. Lo zibibbo era scomparso dalla produzione su larga scala, soppiantato da altre colture e condizionato da legislazioni restrittive che impedivano la vinificazione. La situazione era influenzata dalle ripercussioni delle guerre mondiali e da politiche agricole che avevano spinto verso la sostituzione dei vigneti.

Benvenuto ha iniziato così un percorso di recupero, che ha affrontato problemi burocratici, tecnici e culturali. La Regione Calabria si è mostrata disponibile, e nel 2010 è arrivata la prima autorizzazione concreta, con piena possibilità di vinificazione solo dal 2013. Quell’anno è nato il primo zibibbo Igp prodotto in Calabria, unico per diversi anni. Quel passo ha aperto la strada a un lento ma costante rilancio del vitigno tradizionale.

lo sviluppo della produzione e le nuove etichette

Dalla ripresa dello zibibbo sono nati diversi vini che oggi rappresentano un’offerta ampia e differenziata. Oltre allo zibibbo secco e al passito, la cantina ha sviluppato altri rosati, bianchi e rossi, ottenuti da varietà locali come Malvasia, Greco Nero, Calabrese e Magliocco. Tra le novità più interessanti, un vino bianco fermentato con lieviti indigeni, noto come Orange, sempre prodotto con uve di zibibbo.

diversificazione e innovazione

Questa diversificazione testimonia una volontà di esprimere le peculiarità del territorio e di arricchire la tradizione enologica locale, senza forzature ma rispettando il legame con la storia della zona. La produzione si completa con la realizzazione di grappa e persino di birra aromatizzata allo zibibbo, esperimenti che stanno trovando uno spazio nei mercati locali.

Il lavoro portato avanti da Giovanni Celeste Benvenuto ha ottenuto anche riconoscimenti istituzionali: la Regione Calabria lo ha premiato come benemerito per la sua attività nella viticoltura. Al Vinitaly di Verona, la presenza dei suoi vini ha rappresentato un momento di grande visibilità per Francavilla Angitola e per la tipicità calabrese, confermando l’efficacia di una riscoperta iniziata venti anni fa.

lo zibibbo calabrese tra storia e futuro

Il vitigno zibibbo ha una storia antichissima in Calabria: è arrivato con i Fenici, che portarono con sé la viticoltura e le prime tecniche agricole. Benvenuto ricorda che in questa regione lo zibibbo si è sempre distinto dalle versioni siciliane, non puntando sulla dolcezza ma su un vino fresco da accompagnare al pasto.

Il declino durante il Novecento ha rischiato di cancellare questa identità, ma la scelta di alcuni produttori di tornare alle origini ha permesso di mantenere una testimonianza vitivinicola unica. Sono ancora molti i vigneti e le zone dove lo zibibbo potrebbe tornare a esprimersi, senza dover inventare nulla di nuovo. La chiave è valorizzare ciò che il territorio sa offrire e riprendere una tradizione rigorosa.

L’esperienza calabrese dimostra come le radici agricole si possano recuperare anche dopo lunghi periodi di abbandono. Chi sceglie di investire sul zibibbo coltiva non solo vigna ma anche memoria e cultura locale, elementi che si riflettono poi nei vini prodotti e nella loro capacità di raccontare un legame profondo con la propria terra.

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