rimpatriato in tanzania un uomo con precedenti per spaccio da ancona, prosecuzione delle attività di espulsione nel 2025

rimpatriato in tanzania un uomo con precedenti per spaccio da ancona, prosecuzione delle attività di espulsione nel 2025

La Questura di Ancona ha rimpatriato un cittadino tanzaniano con precedenti per spaccio, rafforzando le operazioni contro l’immigrazione irregolare e garantendo sicurezza e ordine pubblico nel territorio.
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Un cittadino tanzaniano con precedenti per spaccio è stato rimpatriato dalla Questura di Ancona dopo aver scontato la pena nel carcere di Montacuto, nell’ambito delle operazioni contro l’immigrazione irregolare e a tutela della sicurezza pubblica. - Gaeta.it

Un cittadino tanzaniano di 56 anni, detenuto nel carcere di Montacuto, è stato rimpatriato nel suo paese d’origine dopo aver scontato una pena per spaccio di stupefacenti. L’operazione si inserisce nel quadro delle azioni messe in campo dalla Questura di Ancona contro l’immigrazione irregolare. Il trasferimento è avvenuto nelle scorse settimane con un volo dalla frontiera aerea di Bologna, sotto scorta della polizia.

dettagli sulla scarcerazione e il rimpatrio

L’uomo si trovava nel carcere di Montacuto, dove espiava una condanna relativa a reati di spaccio di sostanze stupefacenti. Era anche risultata la sua posizione irregolare sul territorio italiano, con una lunga serie di precedenti penali. Questi elementi hanno spinto le autorità a procedere con il rimpatrio una volta terminata la pena detentiva.

Nelle fasi immediatamente precedenti la scarcerazione, agenti della Questura di Ancona hanno prelevato il cittadino tanzaniano e organizzato il trasferimento alla frontiera aerea di Bologna. Qui, sotto la sorveglianza di poliziotti esperti nelle operazioni di rimpatrio, l’uomo ha preso un volo con scalo verso la Tanzania. L’arrivo è avvenuto dopo alcune ore, e la persona è stata affidata alle autorità locali per il seguito della procedura. La presenza continua di agenti specializzati durante il volo ha garantito la sicurezza e il rispetto delle norme durante la deportazione.

un intervento sotto controllo

“La sicurezza e il rispetto delle norme sono stati assicurati in ogni fase dell’operazione,” sottolineano fonti della polizia.

i numeri dei rimpatri e le attività della questura di ancona

Dall’inizio dell’anno 2025, questa operazione rappresenta il quindicesimo rimpatrio di stranieri irregolari verso i loro paesi d’origine effettuato dalla Questura di Ancona. Oltre a questi, sono stati registrati venti accompagnamenti presso i Centri di Permanenza per i Rimpatri , strutture dove vengono trattenuti temporaneamente gli stranieri in attesa di espulsione.

Questi dati forniscono una misura concreta dell’intensità delle attività svolte dalla polizia in questa provincia. Il coordinamento tra le varie unità specializzate e le procedure amministrative ha permesso di portare a termine numerose espulsioni, con particolare attenzione ai casi che coinvolgono persone considerate pericolose o irregolari. Il lavoro della Questura si concentra su casi che potenzialmente possono compromettere l’ordine pubblico e la sicurezza.

attenzione ai casi a rischio

L’attenzione è rivolta soprattutto a soggetti con un passato giudiziario che possa rappresentare una minaccia per la sicurezza cittadina.

il commento del questore e l’attenzione sulla sicurezza pubblica

Il questore di Ancona, Cesare Capocasa, ha sottolineato il costante impegno della Polizia di Stato nella lotta contro l’immigrazione clandestina, soprattutto per quanto riguarda soggetti con precedenti penali o che rappresentano una minaccia all’ordine pubblico.

“L’attenzione rimane alta e le operazioni proseguono con la determinazione di rispondere in maniera efficace alle esigenze di sicurezza,” ha dichiarato il questore.

La gestione dei rimpatri è considerata cruciale per contenere il fenomeno dell’immigrazione irregolare e garantire la sicurezza dei cittadini. La presenza di persone che risiedono illegalmente sul territorio, con un passato penale, può infatti portare a situazioni di rischio o turbative sociali. La risposta delle forze dell’ordine, in questo senso, non si limita alla repressione dei reati, ma punta anche a prevenire il compimento di nuove azioni illecite.

Con questo episodio, la Polizia conferma il proprio ruolo attivo nella gestione dei flussi migratori irregolari, attraverso interventi diretti e mirati, in linea con le disposizioni nazionali ed europee. Il rimpatrio del cittadino tanzaniano rappresenta un esempio delle procedure adottate nelle attività di controllo e sicurezza pubblica sul territorio di Ancona e zone limitrofe.

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