Nella bella Penisola Sorrentina si avvia una nuova iniziativa per la salvaguardia delle storiche piante di noci, conosciute localmente come noci di Sorrento. Questo frutto, famoso per la sua forma regolare e l’apice appuntito, non solo è apprezzato per le sue qualità organolettiche, ma rappresenta anche una parte significativa del patrimonio gastronomico della zona. Purtroppo, nella storia recente, la popolazione di questi alberi è diminuita drasticamente a causa dell’abbandono agricolo e delle sfide poste dai cambiamenti climatici. Grazie a un nuovo corso di formazione, l’amministrazione di Vico Equense, con la collaborazione di enti locali e regionali, mira a proteggere e promuovere la biodiversità di questa preziosa varietà.
L’iniziativa per la salvaguardia delle noci di Sorrento
Il progetto di salvaguardia per le noci di Sorrento nasce dall’impegno dell’amministrazione comunale, supportata dalla Regione Campania e dalla Condotta Slow Food Penisola Sorrentina e Capri. Si compone di un programma di corsi finalizzati a formare i partecipanti sui metodi di coltivazione e sulle tecniche di allevamento delle piante di noce. Il corso, organizzato con la direzione della “TimeVision”, avrà luogo presso il Museo Mineralogico di Vico Equense e prevede una serie di lezioni sia teoriche che pratiche.
La Cultivar Sorrento, tradizionalmente coltivata nella Piana di Massaquano, è particolarmente vulnerabile e il progetto intende preservarla dalle minacce derivanti dall’abbandono agricolo. Con l’obiettivo di proteggere una varietà di Juglans regia, la Regione Campania riconosce l’importanza di garantire la sostenibilità e la continuazione della produzione di questo ecotipo, fondamentale per il paniere gastronomico locale.
Formazione e tecniche di coltivazione
Il corso prevede diverse sessioni in cui si affronteranno vari aspetti della coltivazione delle noci di Sorrento. I partecipanti avranno l’opportunità di approfondire le fasi di allevamento degli alberi e apprendere tecniche avanzate di moltiplicazione, con un’attenzione particolare all’arte dell’innesto. Queste pratiche sono cruciali per garantire la salute delle piante e il successo delle future coltivazioni.
L’importanza della formazione risiede non solo nella conoscenza, ma anche nella trasmissione delle tradizioni agricole locali ai giovani. Questo progetto si propone di riattivare l’interesse verso la coltivazione delle noci e fornire le competenze necessarie per affrontare le sfide future. A tal proposito, vari esperti e rappresentanti istituzionali, tra cui Luisa Miniero, Coordinatrice del corso, e Salvatore Apuzzo per la direzione politiche agricole e forestali, hanno sottolineato l’importanza della continuata valorizzazione del patrimonio agricolo locale.
La raccolta e il futuro delle piante di noce
Un elemento chiave del progetto riguarda la raccolta delle piante di noce che crescono spontaneamente nella regione. Queste verranno trasferite presso il vivaio regionale situato in località “Le Tore”, dove saranno ulteriormente curate e ampliate. Nel 2024, la Città di Vico Equense ha già ricevuto 170 piante certificate geneticamente, che verranno innestate e messe a dimora.
L’iniziativa non si limita inoltre alla semplice conservazione, ma mira a garantire una continua crescita di questi alberi pregiati. Si prevede un incremento del numero delle piante a breve termine, permettendo così alla Penisola Sorrentina di mantenere viva una delle sue eccellenze gastronomiche. Con il supporto del presidio Slow Food, i produttori saranno incoraggiati a coltivare e promuovere le noci di Sorrento, ripristinando una tradizione che rappresenta un legame stretto con la località e le sue peculiarità alimentari.
Il progetto di valorizzazione rappresenta quindi un passo importante verso un futuro di sostenibilità e recupero della biodiversità locale, una risposta concreta alle sfide che la regione affronta.