La nuova stagione sciistica si avvicina e con essa arrivano anche rincari significativi. Gli italiani, già colpiti dalla difficile situazione economica, si trovano a dover fare i conti con un aumento dei costi, non solo per gli skipass, ma anche per le lezioni, l’attrezzatura e i servizi di ristorazione e alloggio. Mentre il numero di turisti stranieri nelle località montane cresce del 7,5%, le famiglie italiane si sentono sempre più emarginate, creando un clima di preoccupazione tra gli operatori del settore, che cercano di attrarre di nuovo i clienti locali.
Aumento dei costi sugli skipass e sulle lezioni
Una delle spese con cui le famiglie devono confrontarsi riguarda i prezzi degli skipass, che quest’anno sono aumentati significativamente. La questione è aggravata dalla scelta di alcuni comprensori di introdurre tariffe differenziate, tanto che le famiglie possono ritrovarsi a pagare cifre esorbitanti per l’accesso alle piste. Anche le lezioni con gli insegnanti di sci non beneficiano di incertezze favorevoli. Infatti, sebbene ci siano sconti per i giovani in pista, il costo delle lezioni non ha subito riduzioni. Questa situazione può scoraggiare molte famiglie italiane a pianificare vacanze sulla neve, costringendole a riflettere sull’opportunità di investire in questa esperienza.
La salute dell’industria sciistica italiana
Il settore sciistico in Italia si trova in un momento critico. Le stazioni sciistiche, storicamente frequentate da famiglie italiane, si vedono sempre più dominanti da turisti stranieri, contribuendo a una diminuzione della presenza locale. Questa tendenza da un lato genera introiti per gli operatori, mentre dall’altro mette in discussione la sostenibilità di una clientela di stampo ‘locale’. Il dilemma nasce dall’esigenza di attrarre nuovamente le famiglie italiane, spesso lasciate ai margini, mentre gli investimenti continuano ad essere indirizzati verso il miglioramento dei servizi per i visitatori stranieri.
Le strategie degli operatori per attirare le famiglie
Di fronte a questa realtà, alcuni operatori hanno iniziato a implementare strategie per riavvicinare le famiglie alla montagna. Ci sono pacchetti promozionali con sconti riservati ai più giovani, iniziative mirate a rendere le esperienze sulla neve più accessibili, e collaborazioni con scuole di sci per incentivare l’accesso ai corsi. Nonostante gli sforzi, l’assenza di una reale diminuzione dei costi per le lezioni resta una forte limitazione.
L’importanza di creare un’atmosfera invitante per le famiglie
Per riequilibrare il mercato e incentivare le famiglie a tornare sulle piste, è fondamentale che gli operatori instaurino un’atmosfera più accogliente e accessibile. È essenziale lavorare su offerte che garantiscano validi rapporti qualità-prezzo e sviluppare una comunicazione efficace sui vantaggi di una vacanza in montagna. Oltre alla funzionalità economica, è opportuno considerare la creazione di eventi e attività che possano attrarre i più giovani, rendendo la montagna un luogo di ritrovo, divertimento e pratica sportiva.
Senza misure concrete che possano cambiare la percezione e l’effettivo accesso per le famiglie italiane, il settore rischia una stagnazione, costretto a dipendere sempre più dall’arrivo di turisti stranieri per il proprio sostentamento. La stagione sciistica è un’opportunità che, se gestita con attenzione, può trasformarsi in un momento di aggregazione e condivisione per tutti.
Ultimo aggiornamento il 25 Novembre 2024 da Elisabetta Cina