Rinnovamento del Museo Paparella Treccia: Una Nuova Illuminazione per la Collezione di Ceramiche

Rinnovamento del Museo Paparella Treccia: Una Nuova Illuminazione per la Collezione di Ceramiche

Il Museo Paparella Treccia di Pescara riapre con una nuova illuminazione che valorizza la collezione di ceramiche, accompagnata dalla presentazione di un catalogo e dal supporto delle autorità locali.
Rinnovamento del Museo Paparel Rinnovamento del Museo Paparel
Rinnovamento del Museo Paparella Treccia: Una Nuova Illuminazione per la Collezione di Ceramiche - Gaeta.it

Dopo un periodo di attesa, il Museo Paparella Treccia di Pescara ha riaperto al pubblico con una nuova illuminazione che ha ridato vita alla collezione di ceramiche. Grazie a un intervento progettato da esperti illuminotecnici, l’esposizione ha assunto una luce completamente nuova, enfatizzando i colori e i dettagli dei preziosi pezzi in ceramica. L’inaugurazione della nuova illuminazione ha visto la presenza delle autorità locali, pronte a celebrare questo importante traguardo per la cultura cittadina.

La visita delle autorità e il commento dei protagonisti

Questa mattina è stata una giornata speciale per il Museo Paparella Treccia, con una visita guidata da parte del sindaco di Pescara, Carlo Masci, affiancato dalla vice sindaco Maria Rita Carota e dal presidente della commissione Cultura, Mariarita Paoni Saccone. A presenziare l’evento c’era anche Lorenzo Sospiri, presidente del Consiglio regionale. Durante la visita, Masci ha definito il museo come una risorsa fondamentale per la città e per la nazione, evidenziando l’importanza di valorizzarlo ulteriormente.

Ad accoglierli è stato Augusto Di Luzio, presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Museo Paparella Treccia Devlet, che ha descritto l’intervento di illuminazione come una vera e propria “svolta visiva”. Di Luzio ha parlato della restituzione di vita e colore alle ceramiche grazie al lavoro dei due luminari del settore, Carlos Dodero e Sara Forlani, noti per i loro prestigiosi progetti in luoghi di fama mondiale come la Basilica di San Francesco ad Assisi e la Cappella Sistina. Entrambi stanno attualmente collaborando alla nuova illuminazione del Quirinale, sottolineando il calibro delle professionalità coinvolte.

Durante la visita, Di Luzio ha espresso il suo apprezzamento per il personale del museo, che ha affrontato le sfide della rimozione e del riallestimento della collezione, composta da ben 151 esemplari, un compito che non si prospettava semplice.

Presentazione del nuovo catalogo e il contributo delle esperte

Oltre alla nuova illuminazione, è stato presentato anche un catalogo della collezione, curato da due note ceramologhe romagnole, Carola Fiocco e Gabriella Gherardi. Queste critiche, di fama internazionale, hanno giocato un ruolo cruciale nel riconoscere l’origine delle ceramiche dei Castelli, storicamente attribuite a Faenza. Di Luzio ha descritto il catalogo come un’opera di notevole qualità editoriale, che include testi di Paparella, contributi delle curatrici e dettagliate schede tecniche per ogni esemplare.

Questo catalogo, redatto sia in italiano che in inglese, non è solo un’opera per il pubblico, ma è destinato anche a istituzioni prestigiose come il Museo del Louvre e il Museo Ermitage, che custodiscono ceramiche dello stesso autore. Queste iniziative mirano ad ampliare la visibilità della collezione e a citarla in contesti internazionali, elevando ulteriormente il museo a un nuovo standard di riconoscimento.

Il valore culturale del museo per la comunità locale

Il sindaco Masci ha sottolineato l’importanza del Museo Paparella Treccia per la crescita culturale della città e per lo sviluppo del territorio. Ha incoraggiato sia cittadini che turisti a visitarlo, sottolineando che un museo rappresenta un’opportunità di apprendimento e crescita culturale. Masci ha espresso la sua speranza che il museo possa farsi conoscere di più anche dai residenti della città, aumentando l’interesse per la cultura locale e l’arte.

Il presidente Sospiri ha dichiarato di voler supportare il museo anche a livello regionale, proponendo di accelerare le procedure per destinargli un contributo che permetta una gestione più serena e opportunità di programmazione di eventi ed attività culturali. Carota ha elogiato l’effetto positivo dell’intervento di illuminazione, sottolineando la vasta eredità culturale che l’Abruzzo possiede, spesso sconosciuta ai suoi stessi abitanti.

Paoni Saccone ha condiviso il legame personale con il museo, annotando che suo padre era stato tra coloro che avevano registrato l’atto costitutivo della fondazione. Questo elemento personale ha dato un’ulteriore dimensione emotiva alla giornata, confermando l’importanza del museo nel panorama culturale non solo della città, ma anche della regione.

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