In vista dell’estate 2025, il ministero dei Trasporti è al centro di un acceso dibattito per i disagi attesi sulla linea ferroviaria Genova-Milano, causati dai lavori di rinnovamento di un ponte sul Po a Bressana Bottarone, in provincia di Pavia. Diverse associazioni liguri dei consumatori hanno unito le forze per chiedere un intervento immediato, delineando le problematiche che potrebbero gravare su pendolari e viaggiatori.
La situazione dei lavori sul ponte sul Po
Il rinnovamento del ponte sul Po rappresenta uno snodo cruciale per l’infrastruttura ferroviaria italiana, ma le modifiche previste destano preoccupazione. Le associazioni di consumatori come Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Casa del consumatore, Codacons, Cittadinanzattiva, Federconsumatori, Lega Consumatori e Sportello del Consumatore hanno espresso il proprio disappunto riguardo al piano di lavori presentato da RFI e Trenitalia. Durante un incontro tenutosi il 10 febbraio, le associazioni hanno sottolineato l’importanza di trovare un equilibrio tra la modernizzazione delle infrastrutture e il mantenimento di un servizio ferroviario di qualità , essenziale per il collegamento tra Genova e Milano.
I lavori sul ponte prevedono, tra le altre cose, la soppressione del servizio Frecce e un incremento di almeno 75 minuti nei tempi di percorrenza degli intercity, che passerebbero da 100 a 175 minuti. Tale situazione, comunicano le associazioni, porterebbe a un’ulteriore complicazione per i pendolari, costretti a viaggiare per oltre tre ore per coprire il tragitto tra Genova e Milano. Un aumento di questo tipo si traduce in un disagio significativo, che compromette la quotidianità di molti lavoratori e viaggiatori.
Le richieste delle associazioni liguri
Le associazioni dei consumatori hanno rivolto appelli al governo e, in particolare, al viceministro delle Infrastrutture, Edoardo Rixi, affinché intervenga prontamente per modificare il piano dei lavori. Le richieste comprendono misure necessarie per limitare i disagi, tra cui un prolungamento delle tratte non superiore ai 30 minuti e l’istituzione di bus sostitutivi per garantire un collegamento diretto tra Genova e Milano. Le fermate sarebbero previste alle stazioni di piazza Principe e Brignole con destinazione l’hub di Famagosta.
In aggiunta, le associazioni esortano a evitare qualsiasi cantiere lungo le tratte stradali e autostradali da giugno a settembre, periodo di maggiore afflusso di pendolari e turisti. Questo permetterebbe di contenere ulteriormente i disagi. È stata proposta anche una forma di indennizzo per gli utenti, con un riconoscimento di almeno il 30% del costo del titolo di viaggio, per compensare il disagio subito durante il periodo di lavori.
L’impatto sul trasporto ferroviario ligure
I disguidi provocati da un piano di lavoro inadeguato rappresentano un rischio significativo per il sistema di trasporto ferroviario ligure. Le tratte che collegano Genova a Milano non solo sono vitali per i pendolari, ma svolgono anche un ruolo cruciale nel connettere il capoluogo ligure a importanti centri economici e turistici.
Se questo piano non sarà rivisto, molti pendolari potrebbero essere costretti a considerare alternative di trasporto, compromettendo il valore della ferrovia come una scelta sostenibile e pratica. Il contesto attuale prevede già ritardi frequenti dovuti a lavori precedenti, pertanto, l’introduzione di ulteriori complicazioni rischia di generare confusione e malcontento tra i viaggiatori.
Mentre le associazioni continuano a spingere per un rapido intervento delle autorità competenti, resta da vedere quali misure concrete verranno adottate per assicurare un miglioramento del servizio e rispettare le esigenze di chi ogni giorno si affida alla ferrovia per i propri spostamenti.