Rinnovata la convenzione per lavori socialmente utili a Vasto: impegno per la collettività

Rinnovata la convenzione per lavori socialmente utili a Vasto: impegno per la collettività

Il Ministero della Giustizia e il Comune di Vasto rinnovano una convenzione per lavori socialmente utili, offrendo a cinque condannati opportunità di reinserimento e responsabilizzazione nella comunità.
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Rinnovata la convenzione per lavori socialmente utili a Vasto: impegno per la collettività - Gaeta.it

Il Ministero della Giustizia e il Comune di Vasto hanno rinnovato un’importante convenzione che mira a promuovere lavori socialmente utili. La firma del documento, avente una validità di due anni, è avvenuta presso il Tribunale di Vasto, sotto la supervisione del presidente Michele Monteleone e del segretario generale del Comune Pasquale De Falco. Questa iniziativa offre a un massimo di cinque condannati dall’Autorità Giudiziaria la possibilità di contribuire alla comunità attraverso attività non retribuite.

I dettagli della convenzione

La convenzione rinnovata permette a condannati a sanzioni e/o misure di comunità di dedicarsi a lavori utili per il bene della collettività. Queste attività, che non ricevono alcun compenso, offrono ai partecipanti l’opportunità di reintegrarsi nella società e di sviluppare un senso di responsabilità verso il prossimo. Durante i due anni di validità della convenzione, i detenuti potranno impegnarsi in vari progetti di servizio, che possono spaziare da lavori di manutenzione a iniziative di supporto sociale.

L’accordo è considerato un’importante iniziativa di giustizia riparativa, che non solo tenta di garantire un’adeguata riabilitazione degli individui, ma favorisce anche una maggiore coesione sociale. Il coinvolgimento della comunità è fondamentale per creare un ambiente positivo, dove ognuno può prendere parte attiva. Attraverso tali esperienze, i condannati possono acquisire competenze pratiche e sociali che facilitano il loro reinserimento.

Le dichiarazioni degli amministratori

Dopo la firma della convenzione, il sindaco di Vasto, Francesco Menna, e l’assessore all’Inclusione sociale, Anna Bosco, si sono espressi sulla valenza sociale di questa iniziativa. Hanno sottolineato come il progetto rappresenti un importante passo verso la prevenzione delle difficoltà di reintegrazione per i condannati. Menna e Bosco hanno spiegato che il percorso di riabilitazione è fondamentale per promuovere una cultura della legalità e del rispetto delle regole nella convivenza civile.

In particolare, il sindaco ha evidenziato l’importanza di attivare meccanismi di supporto e assistenza per coloro che si trovano in situazioni particolari. Grazie al lavoro collettivo e alla sinergia tra Enti e istituzioni, si punta a creare un ambiente che favorisca processi di inclusione, riflettendo l’impegno verso un modello di giustizia sociale non punitivo, ma orientato al rientro nel tessuto sociale.

Lavori socialmente utili: un’opportunità di reinserimento

Questo tipo di iniziativa è parte di una più ampia strategia che mira a ridurre il tasso di recidiva tra ex detenuti, cercando di fornire loro strumenti e opportunità per una vita migliore. Le esperienze di lavoro socialmente utili possono influenzare positivamente la vita di chi ha commesso reati, permettendo una maggiore responsabilizzazione e una connessione diretta con la comunità.

Inoltre, il coinvolgimento della cittadinanza è essenziale per accogliere questi individui nel loro percorso di reintegrazione. La comunità ha un ruolo attivo nel supportare questi sforzi, creando un’atmosfera di accettazione e comprensione. Incoraggiare la partecipazione di tutti i settori della società è importante per il successo di tali progetti, offrendo così una visione a lungo termine di un futuro armonioso e collaborativo.

L’attività del dirigente Stefano Monteferrante e degli altri funzionari coinvolti nella realizzazione della convenzione è stata riconosciuta come fondamentale per l’implementazione di questo progetto. Attraverso il loro lavoro, si sta costruendo una base solida per un modello di giustizia che non esclude, ma invece recupera e reintegra.

Ultimo aggiornamento il 15 Gennaio 2025 da Armando Proietti

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