L’accordo di rinnovo 2.0 tra Unione Europea e Messico si rivela una significativa opportunità per il settore caseario italiano. Il nuovo accordo prevede il riconoscimento e la tutela di ben 340 Indicazioni Geografiche europee, incluse 9 Denominazioni di Origine Protetta italiane. Tra queste spiccano nomi noti come Parmigiano Reggiano e Mozzarella di Bufala Campana. Questo contesto offre spunti interessanti per l’export e l’espansione dei prodotti caseari italiani nel mercato messicano, già in crescita, con dati in aumento.
Un mercato in espansione per i formaggi italiani
Secondo le stime di Assolatte, il mercato dei formaggi in Messico vale attualmente circa 180 mila tonnellate, con una crescita del 44% negli ultimi cinque anni. Il valore economico di questo segmento ha raggiunto i 820 milioni di euro, segnando un incremento del 88% nel periodo compreso tra il 2018 e il 2023. Seppur il Messico rappresenti una piazza interessante per i formaggi italiani, gli Stati Uniti dominano la scena export, controllando l’83% dei volumi e l’87% del valore. Nel 2023, l’Italia ha esportato 865 tonnellate di formaggi in Messico, generando un valore di 8,86 milioni di euro. Questi numeri rivelano l’importanza crescente del Messico come mercato di esportazione per i prodotti caseari, nonostante la supremazia statunitense.
Beneficiari del nuovo accordo: i formaggi DOP italiane
Il nostro paese può trarre vantaggio dalla nuova politica commerciale, vista l’inclusione di 9 DOP nel riconoscimento di IG. Tale misura non solo facilita l’entrata di questi formaggi nel mercato messicano, ma offre anche una protezione qualificata contro le imitazioni, mantenendo alta la qualità percepita dei prodotti italiani. Le DOP come Gorgonzola, Grana Padano e Fontina potranno beneficiare della maggiore visibilità e dal riconoscimento ufficiale, potenzialmente ampliando le vendite a nuovi consumatori desiderosi di sperimentare la qualità dei formaggi italiani.
Nuovi contingenti tariffari a supporto dell’export
Il nuovo accordo prevede l’introduzione di contingenti tariffari che renderanno più competitivi i formaggi italiani. Inizialmente, potranno entrare senza dazio 8.500 tonnellate di formaggi di origine europea, con la previsione di aumentare fino a 25.000 tonnellate dal quinto anno in poi. Questa apertura del mercato potrebbe rappresentare un incentivo per le aziende italiane a investire nel settore, aumentando la loro presenza e rafforzando il marchio “Made in Italy” nei vari punti vendita del Messico.
Produzione casearia messicana: una sfida limitata
Nonostante la benevola concessione di dazio zero sui prodotti lattiero-caseari messicani, Assolatte non individua una seria minaccia nel mercato locale. La produzione casearia messicana attualmente si attesta sulle 600 mila tonnellate, una cifra che rispecchia il consumo interno. Le limitate capacità di esportazione del Messico, orientate principalmente verso Stati Uniti e Cile, contribuiscono a mantenere le opportunità di mercato aperte per i formaggi italiani. Questo scenario evidenzia come, nonostante un forte interesse per i formaggi messicani, l’Italia possa continuare a consolidare la propria posizione nel mercato internazionale.
Ultimo aggiornamento il 21 Gennaio 2025 da Armando Proietti