Rinnovo del contratto nazionale per trasporti: accordo e sciopero nel settore pubblico

Rinnovo del contratto nazionale per trasporti: accordo e sciopero nel settore pubblico

Raggiunto un accordo per il rinnovo del contratto nazionale nel settore dei trasporti, garantendo aumenti salariali e nuove disposizioni, ma persistono scioperi di protesta da parte di alcuni sindacati.
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Rinnovo del contratto nazionale per trasporti: accordo e sciopero nel settore pubblico - Gaeta.it

Un’importante svolta si è registrata nel settore dei trasporti, grazie all’intesa raggiunta al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Questo accordo permette il rinnovo del contratto nazionale che sostiene oltre 120mila autisti e lavoratori del trasporto pubblico, con la conseguente revoca dello sciopero programmato per il 1 aprile. Tuttavia, alcuni gruppi come i Cobas hanno organizzato una giornata di sciopero in segno di protesta. Questo articolo esplora i dettagli del nuovo accordo e le conseguenze degli scioperi in corso nel settore.

Dettagli dell’accordo di rinnovo contrattuale

L’accordo raggiunto coinvolge i sindacati e le associazioni datoriali come Astra, Anav e Agens. Questo prevede una conferma di quanto già stabilito nelle precedenti intese. In particolare, l’accordo datato 11 dicembre e quello del 18 dicembre con il Governo si integrano per garantire un incremento medio di 160 euro nei minimi tabellari. Questo aumento sarà erogato in due rate, migliorando così le condizioni economiche dei lavoratori del settore.

In aggiunta, il contratto prevede un nuovo elemento della retribuzione, chiamato EDR , che ammonta a 40 euro medi lordi mensili, distribuiti su 14 mensilità. A causa della scadenza del contratto nazionale, che risale a fine 2023, è stato concordato un pagamento di una somma unica di 500 euro per il periodo di vacanza contrattuale dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024.

Ma l’accordo non si limita solo agli aumenti salariali. Entro sei mesi dalla sua firma, le parti coinvolte dovranno stabilire le intese aziendali per disciplinare l’orario di lavoro. L’obiettivo è trovare un equilibrio tra le richieste aziendali di produttività e le esigenze personali dei lavoratori. Nel caso in cui non si raggiungano intese, dal 1° gennaio 2026, i lavoratori riceveranno 20 euro, convertibili in permessi retribuiti, anche per chi lavora part-time e a tempo determinato.

Le implicazioni finanziarie del contratto

Un ostacolo importante al rinnovo del contratto era rappresentato dalla questione dei fondi disponibili. La situazione si è risolta con un decreto legislativo approvato dal consiglio dei ministri il 13 marzo. Questo decreto, parte dell’attuazione della delega fiscale, prevede l’allineamento delle accise su benzina e gasolio. Le risorse extra generate dalle modifiche delle aliquote fiscali saranno destinate a un fondo nazionale per il trasporto pubblico. Questa decisione è fondamentale per garantire il finanziamento delle nuove disposizioni contrattuali e dei miglioramenti richiesti dai lavoratori.

Sciopero indetto da Cobas e altre organizzazioni

Nonostante l’accordo raggiunto, il 21 marzo è stato programmato uno sciopero nazionale di 24 ore dai sindacati Cobas e altri gruppi come ADL Cobas e SGB. Questo sciopero è esplicitamente volto a contestare l’intesa raggiunta e a supportare una piattaforma alternativa. Le azioni di protesta avranno un impatto differente a livello locale. A Milano, le linee Atm saranno interessate dallo sciopero tra le 8:45 e le 15:00, per riprendere successivamente alle 18. Trenord, però, non parteciperà, avendo già aderito ad altre manifestazioni.

A Roma, invece, il servizio di trasporto pubblico, gestito principalmente da Atac, subirà interruzioni, sebbene le fasce di garanzia siano rispettate, garantendo servizi al pubblico da inizio servizio fino alle 8:30 e dalle 17:00 alle 20:00. Questa organizzazione del servizio è pensata per limitare le disagi per gli utenti, anche se si prevede che il settore dei trasporti pubblici possa risentire notevolmente delle agitazioni sindacali. Così facendo, si continua a mantenere alta l’attenzione sulle esigenze dei lavoratori nel settore, mentre si cercano soluzioni pratiche per il futuro dei trasporti pubblici.

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