Rintracciati i tesori dell'antichità: l'emirato di Sharjah svela la sua storia a Roma

Rintracciati i tesori dell’antichità: l’emirato di Sharjah svela la sua storia a Roma

La mostra “Da Sharjah a Roma lungo la via delle spezie” esplora i legami culturali e commerciali tra Oriente e Occidente attraverso reperti archeologici storici, ospitata nella Curia Iulia.
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Rintracciati i tesori dell'antichità: l'emirato di Sharjah svela la sua storia a Roma - Gaeta.it

L’emirato di Sharjah si appresta a presentare per la prima volta in Italia un affascinante viaggio nel passato, grazie alla mostra “Da Sharjah a Roma lungo la via delle spezie”. Questo evento, che ha luogo nella storica Curia Iulia – un tempo sede del Senato Romano – offre al pubblico un’occasione unica per esplorare gli straordinari ritrovamenti archeologici provenienti da antiche città come Mleiha e Dibba. Una vetrina che rivela antichi legami culturali e commerciali tra Oriente e Occidente.

Un incontro di culture: l’artefatti in mostra

La mostra è arricchita da una selezione di oggetti che raccontano la complessità delle interazioni tra civiltà all’epoca ellenistica fino ai primi secoli dell’Impero Romano. Le anfore da vino di Rodi, le ceramiche provenienti dall’Italia, e gli unguentari in alabastro dall’Arabia si uniscono a pettini di avorio e a gioielli indiani, offrendo un affresco ricco di sfumature. L’esposizione include anche statuine di Afrodite e monete indo-greche e romane, testimonianze tangibili di un passato intriso di scambi e influenze incrociate.

Il curatore Eisa Yousif insieme a Francesca Boldrighini hanno progettato questa esposizione come un viaggio attraverso momenti storici che hanno forgiato un legame profondo tra le culture di Roma e quelle asiatiche. Ogni oggetto esposto racconta storie di commerci, viaggi e scambi culturali che risalgono a secoli fa. Grazie al ritrovamento di questi artefatti nelle necropoli e nelle aree abitate, possiamo delineare un contesto sociale in cui la multiculturalità era evidente già in epoche remote.

Il commercio delle spezie: un scambio vitale per Roma

L’importanza del commercio di spezie, in particolare dell’incenso dall’Arabia, è centrale per comprendere l’entità delle interazioni tra Roma e l’Oriente. L’incenso, e altri prodotti pregiati dell’area araba, erano fortemente desiderati nell’Impero. La mostra offre uno sguardo sui meccanismi che governavano questi scambi, messi in atto da un’authority imperiale che gestiva le rotte commerciali.

Una prova tangibile del valore di questi commerci è rappresentata dagli Horrea Piperataria, magazzini situati nel Foro Romano, voluti da Domiziano per la conservazione di spezie quali pepe e altre merci pregiate. A pochi metri dalla Curia Iulia, questi magazzini, recentemente restaurati e riaperti al pubblico, sottolineano l’importanza economica e culturale delle spezie nel tessuto della vita romana.

Un progetto di divulgazione e ricerca

Il Parco archeologico del Colosseo intende ampliare la sua missione di divulgazione scientifica attraverso questa iniziativa ereditaria. La direttrice del Parco Alfonsina Russo ha espresso entusiasmo per la mostra, evidenziando che i legami storici tra Arabia e area mediterranea sono antichi e fondamentali per comprendere il processo di interconnessione culturale e commerciale.

Elisa Yousif, curatrice dell’evento, ha dichiarato che questi oggetti non sono semplici reperti, ma portatori di racconti e storie che ci collegano a civiltà lontane. Presentare questo patrimonio di artefatti vuol dire offrire ai visitatori una possibilità di esplorare una narrazione condivisa che si estende per migliaia di chilometri, mettendo in luce le dinamiche complessive delle relazioni tra Roma e Sharjah nel corridoio storico delle spezie.

Questo progetto non solo promuove la conoscenza archeologica, ma arricchisce anche la nostra comprensione della storia globale, favorendo l’apprezzamento delle interazioni culturali che hanno plasmato le società di ieri e di oggi.

Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2025 da Donatella Ercolano

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