L’Azienda sanitaria territoriale di Pesaro ha chiarito le recenti notizie riguardanti la medicina d’urgenza dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Urbino. Contrariamente a quanto riportato, non si prevede una chiusura del reparto, ma una ristrutturazione dell’attività , che prevede il trasferimento presso la medicina interna. Si tratta di un cambio organizzativo significativo per il sistema sanitario locale, che mira a migliorare la gestione delle risorse.
Spostamento delle attività : cosa cambia
L’Azienda sanitaria ha confermato che le attività di medicina d’urgenza non verranno chiuse, ma spostate. La riorganizzazione prevede l’allestimento di cinque posti letto che prima erano destinati alla medicina urgente, adesso sotto la gestione dei medici di medicina interna. Questi posti letti saranno gestiti da personale interno, inclusi medici dipendenti, piuttosto che da cooperative esterne, come avveniva fino a poco tempo fa. La gestione maggiormente centralizzata è una parte essenziale dell’operazione, volta a garantire una maggiore integrazione tra i reparti, migliorando così la risposta operativa dell’ospedale.
Obiettivi della riorganizzazione
L’Azienda sanitaria ha sottolineato che l’iniziativa non implica una riduzione effettiva dei posti letto disponibili. Piuttosto, si parla di una ristrutturazione necessaria che considera il numero attuale di pazienti ricoverati. Recentemente, i posti letto della medicina urgente sono stati poco utilizzati, pertanto l’Azienda ha deciso di ottimizzare le risorse disponibili. L’obiettivo principale, come affermato dal direttore generale Alberto Carelli, è quello di garantire la continuità dell’assistenza e la sicurezza dei pazienti. Le modifiche mirano a rafforzare la qualità del servizio offerto, riducendo nel contempo l’uso di medici a gettone.
Contesto della riorganizzazione
Il direttore Carelli ha anche ricordato che l’apertura della medicina d’urgenza era stata decisa in un contesto di emergenza, durante il picco dell’influenza. Adesso, con l’attivazione di cinque posti letti nella medicina interna, l’ospedale può affrontare meglio l’afflusso di pazienti che necessitano di ricovero immediato. Questo approccio non solo mira a distribuire i carichi di lavoro in modo più efficace, ma permette anche di rispondere a esigenze legislative e alle richieste di efficienza del servizio sanitario.
L’operazione volta alla ristrutturazione della medicina d’urgenza si prefigge quindi un duplice scopo: cercare di mantenere un alto standard di cura per i pazienti, e, al contempo, gestire in modo più razionale le risorse umane e materiali disponibili, riducendo la dipendenza da personale esterno e accrescendo la specializzazione del personale interno.