Riprese in corso per “Erion”: il nuovo cortometraggio di Marius Gabriel Stancu a Taranto

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Riprese in corso per "Erion": il nuovo cortometraggio di Marius Gabriel Stancu a Taranto - Fonte: Ansa | Gaeta.it

Il cortometraggio “Erion”, diretta dal regista romeno Marius Gabriel Stancu, ha preso avvio in provincia di Taranto. Questo progetto segue i due lavori precedenti del regista, “È solo nella mia testa” e “L'anniversario”, entrambi ben accolti e in concorso al Torino Film Festival. Ambientato agli inizi del nuovo millennio, “Erion” esplora una storia di rapporto interpersonale, incapsulando le sfide identitarie e culturali della gioventù pugliese.

un'estate di sentimenti: la trama di "erion"

una relazione tra mondi diversi

“Erion” si colloca temporalmente agli inizi degli anni Duemila e narra le vicende di Christian, un universitario settentrionale, e di Erion, un giovane italo-albanese. Ogni estate, Christian torna nel paese d'origine dei suoi genitori, dove incontra Erion. I due percorreranno un breve ma intenso legame, destinato a finire con la conclusione dell'estate. La storia affronta il tema dell'amore impossibile, esplorando l'inevitabilità delle differenze sociali e culturali che segnano i loro destini.

il contesto sociale: una puglia in cambiamento

Il cortometraggio non è solo una storia d'amore, ma anche un ritratto di un periodo di grandi trasformazioni in Puglia. Negli anni Duemila, la regione ha iniziato a vedere una vera e propria mescolanza di culture, favorendo il dialogo e l'integrazione. Tuttavia, il processo di convivenza è spesso accompagnato da conflitti e tensioni, una dualità che “Erion” cerca di mettere in luce attraverso le esperienze di Christian e Erion.

Il film si propone di far riflettere sul conflitto tra i sogni e le aspettative sociali, esaminando le pressioni che i giovani affrontano oggi. La narrazione, in questo senso, diventa un mezzo per dare voce a coloro che vivono l'intersezione di diverse identità e culture, mettendo a nudo le difficoltà di una generazione in cerca di posto nel mondo.

il cast di "erion": attori e personaggi

protagonisti della narrazione

Nel cast spiccano Vincenzo Crea, noto per le sue performance in “Gloria” e “I figli della notte”, e Claudio Segaluscio, che ha recitato in “Quell'estate con Irene” e fa parte della serie RAI “Il Santone”. I due attori saranno al centro della storia, interpretando i protagonisti Christian e Erion, le cui vite si intrecciano tra sogni e realtà.

un ensemble ricco e variegato

Altri membri della squadra artistica comprendono gli attori Gianni Filannino, Giovanna Rito, Francesco Casulli e Leonardo Resta, ciascuno dei quali contribuirà a dare vita alla variopinta tavolozza di personaggi che popolano il film. Ogni attore porta con sé un bagaglio di esperienze e interpretazioni che arricchiranno la narrazione, conferendo maggiore profondità alla trama.

La scelta di un cast così eterogeneo è una scelta strategica del regista, Marius Gabriel Stancu, che desidera riflettere l'ampia varietà delle identità culturali presenti nella sua Puglia adottiva. Il film diventa così un mosaico di voci e esperienze, che si interrogano sulla libertà personale e le convenzioni sociali, un tema ricorrente nella vita dei giovani di oggi.

la visione del regista: un viaggio personale

riflessioni di marius gabriel stancu

Marius Gabriel Stancu, attraverso “Erion”, offre una duplice lente: da un lato la narrazione di una storia di amore, dall'altro una riflessione più profonda sui temi di identità e appartenenza. In merito al progetto, Stancu ha condiviso i suoi dilemmi esistenziali, ponendo interrogativi sul rapporto tra libertà personale e convenzioni sociali.

Con una vita trascorsa a Bucarest, Stancu osserva le dinamiche interpersonali con uno sguardo critico, motivato dalle sue esperienze nel confrontarsi con culture diverse. La sua storia di vita diventa l'anticamera per un'indagine più ampia, riflettendo sulle contraddizioni che emergono quando diverse tradizioni e background si intrecciano.

Il regista ci invita ad esaminare la costruzione di identità in un mondo globalizzato, dove le influenze esterne e interne possono creare tensioni significative. Ecco che “Erion” non diventa solo un cortometraggio, ma un'occasione per riflettere su una società in continua evoluzione, dove amore e identità sono al centro di un dibattito fondamentale per la nostra epoca.

conclusione della narrazione

“Erion” rappresenta dunque non solo un'opera creativa, ma anche un dialogo culturale. Prodotto da Cosimo Santoro per The Open Reel, il cortometraggio promette di coinvolgere il pubblico in una storia che tocca le corde più profonde dell'esperienza umana, con un occhio attento ai cambiamenti sociali e alle sfide dell'integrazione.

Ultimo aggiornamento il 17 Settembre 2024 da Sofia Greco

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