Il servizio di Tomografia Assiale Computerizzata dell’ospedale Santa Chiara di Trento ha fatto ritorno alla piena operatività nel primo pomeriggio di oggi. Questo avviene dopo un’interruzione a causa di malfunzionamenti segnalati di due apparecchiature, che ha creato disagi nei giorni scorsi. La rapida riparazione della macchina dedicata ai pazienti in urgenza rappresenta un passo fondamentale per la continuità delle prestazioni sanitarie nella zona.
Situazione attuale del servizio Tac
Il guasto della Tac, che si dedica agli esami urgenti provenienti dal pronto soccorso, risale a quattro giorni fa. Fortunatamente, lo staff tecnico dell’ospedale ha messo in campo un intervento efficace, ripristinando l’operatività della macchina in tempi brevi. Questo intervento ha permesso di tornare a garantire ai pazienti in emergenza gli esami diagnostici necessari, riducendo al minimo i disagi e rassicurando le famiglie preoccupate per la salute dei propri cari.
È importante notare che, in aggiunta alla tempestiva riparazione dell’apparecchio, il secondo macchinario è ancora fuori servizio. Questa Tac, guasta da sabato sera, ha generato la necessità di attendere l’arrivo di pezzi di ricambio che sono in transito dalla Germania. Gli esperti dell’ospedale hanno già programmato l’intervento di ripristino, previsto per i primi giorni del mese di gennaio. Questa situazione ha reso essenziale la gestione delle risorse e la pianificazione delle attività.
Misure adottate durante il guasto
Nonostante il guasto delle due apparecchiature, l’ospedale Santa Chiara ha garantito la continuità delle prestazioni sanitarie per i pazienti. Durante il periodo di inattività, l’assistenza radioterapica ha messo a disposizione una Tac di centramento per esami semplici, permettendo così di non interrompere le cure necessarie. Questa decisione ha dimostrato un’attenzione particolare ai bisogni dei pazienti, evidenziando l’importanza della preparazione e della reattività in situazioni di crisi.
Nello specifico, nove pazienti sono stati trasferiti in altri ospedali facenti parte del servizio ospedaliero provinciale, con particolare attenzione verso il nosocomio di Rovereto. In aggiunta, due pazienti sono stati indirizzati verso strutture sanitarie al di fuori della provincia, tramite il servizio di emergenza regionale del Trentino, per poter garantire loro il trattamento di cui avevano urgente bisogno. La mobilitazione delle risorse dimostra la capacità del sistema sanitario di rispondere a situazioni critiche senza compromettere la qualità delle cure.
Ultimo aggiornamento il 30 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina