Ripristino della chiesa della Beata Vergine del Soccorso: approvato intervento da 419mila euro a Picciano

Autorizzato il restauro della chiesa Beata Vergine del Soccorso a Picciano, danneggiata dai terremoti del 2016 e 2017, per preservare la sua storia e garantire la sicurezza della struttura.
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Ripristino della chiesa della Beata Vergine del Soccorso: approvato intervento da 419mila euro a Picciano - Gaeta.it

A Picciano, nel comune di Pescara, è stata autorizzata la riparazione e il restauro della storica chiesa della Beata Vergine del Soccorso, un edificio che vanta una storia centenaria, avendo iniziato la sua costruzione nel 1802 e conclusa nel 1858. La Conferenza dei Servizi ha dato il via a un progetto che mira non solo a preservare un’importante testimonianza storica, ma anche a garantire la sicurezza della struttura dopo i danni causati dai recenti eventi sismici.

La chiesa e la sua storia architettonica

La chiesa della Beata Vergine del Soccorso è un esempio significativo dell’architettura ottocentesca in Abruzzo. Nonostante alcuni interventi di manutenzione nel XX secolo, realizzati dal Genio Civile di Pescara nel 1955 e nel 1974, l’impianto originale dell’edificio è rimasto sostanzialmente inalterato. Le modifiche apportate in passato, come l’inserimento di catene a vista e riparazioni sulle coperture, non hanno alterato il fascino storico della struttura. Tali lavori hanno cercato di garantire la stabilità della chiesa, ma la vulnerabilità dell’edificio è emersa con chiarezza in seguito ai danni provocati dai terremoti del 2016 e 2017.

Questa sequenza sismica ha compromesso seriamente diversi aspetti della chiesa, inclusa la copertura e le volte, creando un preoccupante quadro di fessurazioni che suggeriva un possibile collasso delle murature. La facciata principale, che si affaccia sulla piazza, ha subito danni notevoli, rendendola di particolare interesse per l’intervento di recupero in programma.

Interventi programmati per la sicurezza e il restauro

Per affrontare l’emergenza, è stata attuata una prima fase di messa in sicurezza che prevedeva l’installazione di una rete metallica paramacerie, tesa con sistemi di tiranti. Questo intervento ha rappresentato un passo necessario per garantire la sicurezza immediata del complesso religioso e per prevenire ulteriori danni.

Il progetto di ripristino prevede una serie di interventi mirati al consolidamento della chiesa. Tra le operazioni programmate si annoverano la rimozione delle catene esterne visibili e la loro sostituzione con barre in acciaio da inserire all’interno della muratura, operazioni che garantiranno maggiore stabilità. Inoltre, si interverrà sulle murature esterne attraverso iniezioni di consolidamento, si procederà alla ricucitura delle lesioni e al rinforzo di architravi e finestre mediante l’uso di profili in ferro.

Una particolare attenzione sarà dedicata alla ricostituzione della cortina frontale in laterizio e al ripristino del cornicione sottogronda, elementi essenziali per mantenere l’estetica originale dell’edificio. Il costo complessivo del restauro ammonta a 419.190,00 euro, un investimento significativo che riflette l’impegno delle autorità locali per la salvaguardia del patrimonio culturale.

Dichiarazioni ufficiali e coinvolgimento istituzionale

Guido Castelli, Commissario alla Ricostruzione Sisma 2016, ha enfatizzato l’importanza di questi interventi per la comunità di Picciano, sottolineando l’impegno quotidiano delle istituzioni nel ripristino delle chiese danneggiate. Castelli ha espresso gratitudine verso tutte le parti coinvolte, tra cui il Presidente della Regione Marco Marsilio e l’Arcivescovo di Pescara, Tommaso Valentinetti.

Questi lavori rappresentano non solo un atto di responsabilità rispetto al patrimonio culturale, ma anche una forma di ripristino della normalità per le comunità locali che vedono nel recupero di tali luoghi simbolici una fonte di speranza e di ritrovata identità. La sinergia tra le diverse istituzioni appare quindi cruciale per il successo di queste iniziative e per la ripresa definitiva delle aree colpite dal sisma.

Ultimo aggiornamento il 23 Novembre 2024 da Laura Rossi

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