Sono stati presentati progetti significativi nell’ambito del PNRR Caput Mundi per valorizzare il patrimonio culturale delle località di Cerveteri, Civitavecchia e Allumiere. Queste iniziative si propongono di restituire importanza a siti storici spesso trascurati, con l’obiettivo di attrarre turisti e diffondere la conoscenza della storia romana attraverso interventi specifici e innovativi.
Interventi programmati per il patrimonio storico-artistico
L’incontro del 22 febbraio a Firenze ha visto la partecipazione dell’architetto Margherita Eichberg, soprintendente delle Belle Arti, e delle archeologhe Simona Carosi e Rossella Zaccagnini. L’evento, intitolato “Terzo Millennio, tra cultura e spiritualità… aspettando il Giubileo”, ha messo in luce un grande progetto che include oltre 26 cantieri dedicati al restauro storico e architettonico. Tra gli obiettivi vi è la creazione di percorsi di visita che permetteranno una fruizione accessibile e interattiva dei siti, sfruttando anche le nuove tecnologie per raccontarne la storia.
A fare da sfondo a queste iniziative vi sono luoghi storici e culturali meno conosciuti, ma altrettanto significativi per la storia della Tuscia. Le strade romane, come la via Cassia e la via Clodia, che hanno storicamente facilitato il pellegrinaggio, saranno valorizzate per attirare un turismo più distribuito e consapevole.
Il progetto per la necropoli di Greppe Sant’Angelo
Uno dei progetti chiave presentati è relativo alla necropoli etrusca di Greppe Sant’Angelo a Cerveteri. Si prevede la creazione di un parco archeologico dedicato alla valorizzazione di questa importante area storica. La necropoli, ubicata poco fuori Cerveteri, è nota per la sua vasta gamma di sepolture e reperti che raccontano storie antiche. L’intento è di coinvolgere il pubblico attraverso un percorso che consenta di scoprire l’importanza storica della cultura etrusca.
Il parco archeologico faciliterà anche attività educative e di sensibilizzazione, con l’obiettivo di rendere il sito più accessibile ai visitatori. La creazione di spazi dedicati alle mostre sarà messa in atto per approfondire la conoscenza della vita etrusca e delle loro pratiche funerarie.
Innovazione al porto romano di Civitavecchia
Un altro progetto di rilievo riguarda il porto romano di Civitavecchia, dove l’antica torre faro sarà trasformata in un centro multimediale. Questa struttura avrà il compito di promuovere la storia del porto, uno dei più strategici dell’epoca romana, e di favorire una maggiore interazione con i visitatori. Il centro si propone di utilizzare soluzioni digitali evolute per rendere l’esperienza di apprendimento più immersiva e coinvolgente.
In questo contesto, il sito non sarà soltanto un luogo di transito, ma piuttosto una vera e propria attrazione turistica che potrà offrire approfondimenti sulla storia marittima di Roma e sul suo impatto economico e culturale nel Mediterraneo.
Ristrutturazione dell’eremo della SS Trinità ad Allumiere
Nel comune di Allumiere, i lavori di recupero riguarderanno l’Eremo della SS Trinità. Un luogo di culto storicamente significativo, l’eremo offre la possibilità di esplorare il connubio tra spiritualità e natura. Le opere di restauro andranno a rinvigorire questo spazio, promuovendo al contempo il cammino dei minatori che attraversa l’area. La ristrutturazione presso l’eremo non si limiterà a un semplice ripristino, ma comprenderà anche la creazione di percorsi di meditazione e riflessione per coloro che desiderano unire la visita alla contemplazione.
Queste migliorie, insieme ad altre progettualità nelle aree circostanti, mirano a rendere Allumiere un punto nevralgico di interesse turistico e spirituale nella Tuscia.
Rete di connessioni culturali
L’intervento della soprintendente Eichberg ha messo in evidenza l’importanza di questi progetti in un contesto più ampio. L’idea di collegare i principali percorsi di pellegrinaggio, come la via Clodia, la via Cassia e la via Aurelia, crea un viaggio che celebra la ricchezza della storia culturale di Roma. La promozione e il recupero di tappe fondamentali legate ai Farnese e altri luoghi significativi, come Castro e Capodimonte, offriranno un quadro unico delle interazioni storiche nella regione.
Questi effettivi interventi rappresentano non solo un’opportunità di ripristino del patrimonio, ma anche una strategia di sviluppo culturale e turistico che potrà portare benefici duraturi alle comunità locali.