Risalita del livello delle acque al lago di Scanno: un fenomeno naturale da seguire con attenzione

Risalita del livello delle acque al lago di Scanno: un fenomeno naturale da seguire con attenzione

Il lago di Scanno sta recuperando il livello delle acque grazie a piogge e nevicate, ma le fluttuazioni estreme preoccupano per la stabilità dell’ecosistema e delle infrastrutture circostanti.
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Risalita del livello delle acque al lago di Scanno: un fenomeno naturale da seguire con attenzione - Gaeta.it

Il lago di Scanno, situato a quasi mille metri di altitudine, sta vivendo un recupero significativo nel livello delle sue acque, dopo un calo marcato che ha toccato i sette metri la scorsa estate. Questo cambiamento è dovuto principalmente alle abbondanti piogge e alle nevicate che hanno caratterizzato l’inverno recentemente trascorso. I principali affluenti, Tasso e Carapale, hanno ripreso a scorrere con forza, ripristinando così una condizione più sostenibile per lo specchio d’acqua che richiama ogni anno migliaia di visitatori, non solo per la bellezza del paesaggio ma anche per la particolare forma a cuore che assume dall’alto.

Il contesto della risalita del livello delle acque

Secondo Cristian Pace, presidente del Consiglio comunale di Scanno e referente per il lago e l’ambiente, la risalita attuale si attesta sui due metri, ma il fenomeno di variazione del livello lacustre è sempre più raro e sempre più brusco. Negli ultimi anni, il lago ha mostrato escursioni estreme, con piene e improvvisi abbassamenti. Questa instabilità è motivo di preoccupazione per gli abitanti e gli amministratori locali, che si interrogano su come gestirla. Questi repentini cambiamenti nell’ecosistema lacustre non sono solo un problema estetico ma anche pratico, poiché influiscono sulle abitazioni, sulle infrastrutture e sul paesaggio circostante.

Le conseguenze del rapido abbassamento delle acque

Un aspetto preoccupante riguarda le conseguenze del prosciugamento del lago. Il calo ha portato alla scoperta sul fondo di oggetti e relitti, come piccole imbarcazioni e fauna ittica. Nei mesi scorsi, sulla sponda secca sono state rinvenute decine di esemplari di Anodonta cygnea, comunemente nota come cozza di lago. Questi bivalvi, non commestibili, testimoniano come la vita acquatica possa risentire negativamente dei cambiamenti nel livello dell’acqua. La scarsità di risorse idriche ha reso visibili all’osservatore elementi insoliti, ma ha anche destato preoccupazioni per la salute dell’ecosistema.

Un altro aspetto negativo di queste fluttuazioni è lo slittamento dei terreni. La diminuzione dell’acqua va spesso di pari passo con il cedimento di strutture che si trovano vicino alle sponde del lago, come muri, abitazioni e strade. Cristian Pace ha messo in guardia su come questo genere di oscillazioni possa compromettere la stabilità delle costruzioni e aumentare i rischi per la sicurezza di chi vive e lavora nelle vicinanze.

La storia recente del lago e gli studi condotti

A seguito del terremoto dell’Aquila nel 2009, il lago ha subito un’ulteriore diminuzione del livello dell’acqua. All’epoca, uno studio condotto dal geofisico Fabio Florindo ha chiarito alcune delle teorie che circolavano riguardo a eventuali crepe nel fondale che avrebbero potuto causare perdite ingenti. Le indagini svolte hanno evidenziato che il fenomeno era più complesso di quanto apparisse a prima vista. Le fotografie scattate durante la ricerca hanno rivelato una certa ricchezza di vita acquatica e reperti storici nascosti sotto la superficie.

La sensibilizzazione dell’opinione pubblica su questi studi è fondamentale per informare i cittadini riguardo ai rischi e alle dinamiche dei corsi d’acqua. L’argomento resta attuale e di rilevanza dal momento che le variazioni idriche possono avere un impatto diretto sulla vita locale, sul turismo e sull’economia della zona. Ci si augura che attraverso una maggiore attenzione si possa mitigare l’effetto di tali fluttuazioni e salvaguardare il patrimonio ambientale del lago di Scanno.

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