Risarcimenti per i beni distrutti dal sisma nel 2016: le nuove misure delle Regioni

Risarcimenti per i beni distrutti dal sisma nel 2016: le nuove misure delle Regioni

Arriva il risarcimento per i danni a beni mobili causati dal sisma del 2016: fino all’80% del valore di mercato per automobili e mezzi, con scadenza per le domande fissata al 30 giugno 2025.
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Risarcimenti per i beni distrutti dal sisma nel 2016: le nuove misure delle Regioni - Gaeta.it

Dopo anni di incertezze e attese, arriva finalmente una notizia attesa da chi ha subito danni a beni mobili a seguito del sisma del 2016. Grazie a una recente ordinanza approvata dalla Cabina Sisma del 2024, i proprietari di beni come automobili potranno ricevere un risarcimento per i danni subiti. Le Regioni si sono unite in un accordo per fornire un supporto concreto a chi ha vissuto il dramma dei crolli, garantendo procedure più rapide e meno burocratiche.

I dettagli del risarcimento

Il nuovo contributo si rivolge a coloro che possiedono beni mobili registrati, tra cui automobili e altri mezzi di trasporto, e che risiedevano nei Comuni colpiti dagli eventi sismici al momento del sisma. Lo scopo è quello di restituire dignità e un po’ di serenità a chi ha visto andarsene in frantumi la propria vita e i propri beni. Per i beni distrutti, il contributo potrà coprire fino all’80% del valore di mercato stimato del bene al momento del sisma. Tale valore dovrà essere attestato tramite una perizia giurata o una polizza assicurativa.

I proprietari che hanno subito danni gravi ai loro beni potranno contare sullo stesso importo percentuale ma questa volta calcolato sulle spese sostenute per il ripristino del bene, a condizione che tali spese siano documentate. Anche in caso di utilizzo di risorse maggiori rispetto al valore di mercato riconosciuto, verrà restituito il massimo dell’80% del valore del bene secondo le perizie. È importante notare che il contributo non potrà superare mai questa soglia, nemmeno se il richiedente avesse già ricevuto rimborsi assicurativi o altre forme di compensazione.

Scadenze e modalità per la richiesta

I proprietari interessati a beneficiare di questo importante sostegno dovranno presentare la loro domanda entro il 30 giugno 2025. La richiesta deve essere inviata tramite posta elettronica certificata all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione competente. A tal fine, è necessario allegare diversi documenti, incluse la perizia giurata del bene, la dichiarazione di residenza e le fatture che dimostrano le spese sostenute.

Il processo di concessione e erogazione del contributo sarà gestito dall’Usr. Dopo aver ricevuto la domanda, l’ufficio avrà un termine di 60 giorni per verificare che siano rispettati i requisiti necessari. Una volta completate queste verifiche, procederanno all’erogazione del contributo in un’unica soluzione, trasferendo l’importo direttamente sul conto corrente indicato dal beneficiario.

Questo segno di attenzione da parte delle istituzioni rappresenta un passo significativo nella direzione della ricostruzione e del ripristino della normalità per le persone e le famiglie colpite. La promessa di procedure semplici e risposte rapide è sicuramente un sollievo per chi ha vissuto gli effetti devastanti del terremoto.

Ultimo aggiornamento il 2 Gennaio 2025 da Armando Proietti

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