Risarcimenti per l’eccidio di Pietransieri: la Corte d’Appello stabilisce le modalità

La Corte d’Appello dell’Aquila definirà entro un mese i risarcimenti per gli eredi delle 128 vittime dell’eccidio di Pietransieri, con un fondo totale di 15 milioni di euro.
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Risarcimenti per l'eccidio di Pietransieri: la Corte d'Appello stabilisce le modalità - Gaeta.it

La Corte d’Appello dell’Aquila ha annunciato che entro trenta giorni verranno definiti i risarcimenti per gli eredi delle vittime dell’eccidio di Pietransieri, avvenuto nel 1943. La sentenza segue il ricorso presentato dall’avvocato Lucio Olivieri e si allinea a quanto stabilito in precedenza dalla Corte di Cassazione, che ha consentito ai richiedenti di avanzare domande di risarcimento in maniera individuale. Complessivamente, il fondo previsto ammonta a 15 milioni di euro per le famiglie delle 128 vittime.

I dettagli del risarcimento

Dopo l’accoglimento del ricorso, il compito della Corte d’Appello è quello di quantificare esattamente l’importo da destinare agli eredi delle vittime. Questa operazione dovrà completarsi entro un mese, dando così seguito agli sviluppi giuridici recenti. Le decisioni della Cassazione hanno chiarito che le richieste non devono necessariamente essere presentate in modo collettivo, ma possono essere gestite singolarmente, aumentando così la possibilità di accesso al risarcimento per ogni erede.

Finora i risarcimenti sono stati riconosciuti esclusivamente per il Comune di Roccaraso, dal quale è scaturita una sentenza a favore di un risarcimento di 1 milione e 600 mila euro, destinato a coprire anche le spese legali. Inoltre, le famiglie delle vittime potranno beneficiare di circa 5 milioni di euro in totale, una somma significativa per chi ha subito la perdita di un proprio familiare in circostanze così tragiche.

L’eccidio di Pietransieri: una pagina drammatica della storia

L’eccidio di Pietransieri si verificò il 21 novembre 1943, quando 128 civili, tra cui donne, bambini e anziani, furono uccisi dai soldati nazisti nel bosco dei Limmari. L’azione fu giustificata dai soldati come una repressione contro la presunta simpatia della popolazione civile per i partigiani. Questo evento ha segnato in modo indelebile la memoria storica della comunità e rappresenta un capitolo di violenza e atrocità che non deve essere dimenticato.

Tra le vittime, ci furono 60 donne e 34 bambini, molti dei quali avevano meno di 10 anni. L’orrore di quell’episodio rimane vivo nei racconti e nelle testimonianze di chi è sopravvissuto a quella strage. Virgilia Macerelli, oggi 87enne, è una delle poche superstiti rimaste, portando con sé la drammaticità di quel giorno. La sua presenza rappresenta un simbolo di resilienza e un monito per le generazioni future.

La strada verso il risarcimento: il fondo PNRR

In aggiunta ai risarcimenti stabiliti dalla Corte, nei prossimi mesi verrà aperto un fondo PNRR di 61 milioni di euro, al quale i familiari delle vittime potranno accedere per presentare la domanda di risarcimento. Si prevede che la documentazione necessaria per la richiesta sarà disponibile e che tutte le procedure siano semplificate per supportare le famiglie colpite.

La creazione di questo fondo segna un passo importante non solo per i risarcimenti ma anche per il riconoscimento degli atti barbarici subiti durante l’occupazione nazifascista. Le amministrazioni locali si stanno preparando per facilitare le procedure e garantire che tutte le famiglie ricevano ciò che spetta loro in modo rapido e diretto.

Il percorso verso il risarcimento delle vittime di Pietransieri è un importante passo avanti nella ricerca di giustizia per gli atti di violenza perpetrati durante la Seconda Guerra Mondiale.

Ultimo aggiornamento il 15 Novembre 2024 da Sara Gatti

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