Risarcimento per l'incidente mortale dell'orso Juan Carrito in Abruzzo: l'accordo con la Regione

Risarcimento per l’incidente mortale dell’orso Juan Carrito in Abruzzo: l’accordo con la Regione

La Regione Abruzzo risarcisce un automobilista con 15 mila euro dopo l’incidente mortale che ha coinvolto l’orso Juan Carrito, sollevando interrogativi su sicurezza stradale e protezione della fauna.
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Risarcimento per l'incidente mortale dell'orso Juan Carrito in Abruzzo: l'accordo con la Regione - Gaeta.it

Un recente accordo tra la Regione Abruzzo e un giovane automobilista di Castel di Sangro ha portato a un risarcimento di 15 mila euro per il danno subito a seguito dell’incidente mortale che ha coinvolto l’orso Juan Carrito. La Regione ha riconosciuto l’entità della compensazione a beneficio del 33enne, evitando così ulteriori contenziosi legali. Questo caso, avvenuto lo scorso gennaio, ha sollevato dibattiti su sicurezza stradale e protezione della fauna selvatica.

La dinamica dell’incidente

L’accaduto ha avuto luogo il 23 gennaio 2023, lungo la statale 17 nei pressi di Castel di Sangro, in provincia de L’Aquila. Il giovane guidava una Volkswagen Golf quando, all’improvviso, ha incontrato l’orso Juan Carrito, un animale che non è riuscito a evitare. L’impatto è stato fatale per l’orso, che, nonostante i soccorsi avviati dai carabinieri, non è riuscito a sopravvivere. Il servizio veterinario dell’ASL è stato rapidamente coinvolto, ma le condizioni dell’animale erano critiche.

Le forze dell’ordine hanno redatto un rapporto dettagliato, evidenziando le condizioni sfavorevoli in cui è avvenuto l’incidente. La statale 17 era priva di illuminazione pubblica, l’asfalto era bagnato e vi era una presenza di nebbia, che contribuivano alla scarsa visibilità per il conducente. A ciò si aggiungeva il fatto che nella zona non erano presenti segnali che indicassero il rischio di attraversamento della fauna selvatica.

Dettagli dell’accordo legale

L’accordo conciliativo è stato raggiunto davanti al giudice civile del Tribunale di Sulmona. Il 33enne, assistito dagli avvocati Aldo e Gaetana Di Ianni, ha scelto di non proseguire la causa civile in cambio di un risarcimento di 15 mila euro, oltre a 3 mila euro a copertura delle spese legali sostenute. La decisione della Regione di risarcire il giovane conducente è stata motivata dalla complessità delle circostanze in cui è avvenuto l’incidente e dalla mancanza di segnaletica adeguata.

I legali del 33enne hanno sostenuto che la situazione in cui ha operato l’automobilista era difficoltosa e che l’incidente non era dovuto a un comportamento imprudente. È evidente come la vicenda abbia sollevato interrogativi sulla sicurezza viaria e le misure necessarie per tutelare sia gli esseri umani che animali in simili situazioni.

Le conseguenze dell’incidente

Parallelamente al risarcimento, l’aspetto penale del caso è stato archiviato, mentre le indagini per diffamazione aggravata sono tuttora in corso. Il giovane automobilista è stato oggetto di insulti e offese sui social network, a seguito dell’incidente. Il giudice ha avviato ulteriori accertamenti per identificare gli autori di tali attacchi online, sottolineando l’importanza della tutela della reputazione anche in situazioni drammatiche come questa.

Juan Carrito era noto nella zona come uno dei quattro cuccioli dell’orsa Amarena. La sua personalità vivace lo portava a esplorare i paesi vicini, creando un legame con le comunità locali, che lo consideravano parte della loro quotidianità. Spesso avvistato a Villalago e Roccaraso, il cucciolo si muoveva liberamente tra il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, suscitando curiosità e affetto.

La morte di Juan Carrito ha inevitabilmente colpito non solo i residenti ma ha anche aperto una riflessione più ampia sulla coesistenza tra uomo e natura, sollecitando l’attenzione delle istituzioni sulla necessità di strategie di sicurezza più efficaci lungo le strade onde evitare simili tragedie in futuro.

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