Rischi del turismo dentale: le disavventure dei pazienti nei centri odontoiatrici all’estero

Il turismo dentale in paesi come Turchia e Albania attira pazienti con costi ridotti, ma esperti avvertono sui rischi di trattamenti affrettati e materiali scadenti che possono compromettere la salute orale.
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Rischi del turismo dentale: le disavventure dei pazienti nei centri odontoiatrici all'estero - Gaeta.it

Cercare dentisti a prezzo ridotto è un fenomeno sempre più comune, soprattutto attraverso ricerche online. Tra le richieste più ricorrenti spicca “Rifarsi i denti in Turchia, recensioni“, evidenziando l’interesse per il turismo dentale. Paesi come Turchia e Albania, ma anche Moldavia, Serbia e Croazia, vengono frequentemente considerati per interventi odontoiatrici a costi stracciati. Tuttavia, esperti come Daniele Puzzilli, odontoiatra e responsabile del reparto di odontoiatria del Coni, avvertono sui pericoli associati a queste scelte. Attraverso le sue osservazioni, Puzzilli cerca di mettere in guardia i pazienti dalle trappole di trattamenti rapidi e a basso costo.

Le esperienze negative dei pazienti

Un esempio emblematico è quello di Simone, giovane di Barletta, la cui esperienza in Albania è stata drammatica. Dopo un intervento che ha comportato l’asportazione di ben venti denti in un’unica seduta e l’inserimento di impianti, il ragazzo ha subito complicazioni serie, tanto da trovarsi costretto a ricorrere a cure in ospedale in Italia dopo otto mesi. Questo caso illustra chiaramente i rischi legati a interventi odontoiatrici condotti in modo affrettato e senza il dovuto supporto professionale.

Le cliniche all’estero, che promettono risparmi del 50-75%, attraggono molti pazienti, spesso attraverso campagne pubblicitarie sui social media. Influencer, privi di competenze in ambito sanitario, contribuiscono a diffondere l’idea che i trattamenti odontoiatrici possano essere paragonati a beni di consumo, come shampoo o abbigliamento. Puzzilli sottolinea l’importanza di una maggiore attenzione alle garanzie fornite da queste strutture, che spesso si rivelano infondate.

Interventi e pratiche a rischio

Interventi come quelli a cui è stato sottoposto Simone sono frequenti nelle cliniche estere. L’odontoiatra evidenzia che in Italia tali procedure verrebbero gestite con un approccio guidelines di pazienti e professionisti che rispettano i tempi biologici del corpo, senza forzature. Rimuovere venti denti in poche ore è considerato un atto estremamente rischioso e inappropriato salvo casi eccezionali.

Molte di queste cliniche si configurano come semplici studi odontoiatrici lungo la strada, attrezzati in modo inadeguato e privi degli standard di qualità che si sarebbero in Italia. Puzzilli spiega che la salute orale richiede trattamenti specifici e pianificati, non semplici soluzioni rapide che possono minare il benessere del paziente. Le corone in zirconio, per esempio, vengono montate in modo frettoloso, spesso senza considerare l’estetica e la funzionalità, lasciando risultati deludenti.

Problematiche legate ai materiali utilizzati

Una delle problematiche più gravi riguarda l’uso di materiali scadenti, che causano frequenti complicanze post-operatorie. Puzzilli parla di pazienti che tornano con problemi gengivali o con protesi danneggiate realizzate con materiali a basso costo, impossibili da riparare. Questo costringe i pazienti a sostituire completamente i lavori effettuati, con un aggravio economico e, soprattutto, biologico.

L’esperto ragiona sull’importanza dell’informazione per evitare il proporsi di questi trattamenti a bassissimo costo. Quando i pazienti si rivolgono a queste strutture, spesso non ricevono spiegazioni dettagliate sulle procedure, il tipo di anestetici utilizzati o il materiale impiegato. La mancanza di una regolamentazione adeguata, soprattutto in paesi esteri, rende il tutto ancora più problematico, creando preoccupazione per la tutela del paziente.

L’importanza della consapevolezza

Puzzilli evidenzia che l’informazione è fondamentale per aiutare i pazienti a prendere decisioni consapevoli. Una comunicazione trasparente tra medico e paziente permette di comprendere ogni fase del trattamento, dal tipo di limatura ai materiali utilizzati. In Italia, il consenso informato dei pazienti è un elemento cruciale, ma la sua assenza in molti centri esteri genera difficoltà ulteriore nel caso di problemi.

In ultima analisi, medici italiani si trovano di fronte a situazioni complesse quando devono intervenire su pazienti che hanno ricevuto prodotti di cui non conoscono l’origine o la qualità. Rivolgendosi all’estero per interventi odontoiatrici, le persone si espongono a rischi significativi di danno alla salute, con costi a lungo termine ben più gravi rispetto ai risparmi iniziali. Un approccio più consapevole e informato può aiutare a ridurre questi rischi e garantire trattamenti adeguati per la salute orale.

Ultimo aggiornamento il 18 Novembre 2024 da Laura Rossi

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