Rischio bird strike: azioni per aumentare la sicurezza negli aeroporti italiani

Rischio bird strike: azioni per aumentare la sicurezza negli aeroporti italiani

L’aumento dei bird strike negli aeroporti italiani richiede misure preventive efficaci e collaborazione tra enti per garantire la sicurezza aerea e proteggere passeggeri e velivoli.
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Rischio bird strike: azioni per aumentare la sicurezza negli aeroporti italiani - Gaeta.it

Il fenomeno dei bird strike, ovvero gli impatti tra velivoli e uccelli, sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti. È fondamentale adottare misure efficaci per ridurre al minimo questo rischio, in particolare negli aeroporti italiani. Con dati che attestano un crescente numero di incidenti, diventa cruciale comprendere le strategie da implementare per proteggere aerei e passeggeri.

La crescita del fenomeno bird strike

Negli ultimi anni, si è assistito a un aumento significativo degli episodi di bird strike in tutto il mondo. Questo incremento può essere attribuito sia all’innalzamento del traffico aereo sia al proliferare di diverse specie animali. Diversi studi suggeriscono che l’integrazione di diversi approcci possa essere efficace nel contrastare questo problema. Secondo la relazione del 2022 pubblicata dall’Enac, l’Italia ha registrato ben 2.168 casi di bird strike, mostrando il bisogno di una riflessione seria sulla sicurezza degli spazi aerei.

Le conseguenze di questi eventi possono variare notevolmente: su 2.168 segnalazioni, 1.917 sono risultate senza danni, mentre 40 incidenti hanno causato danni materiali ai velivoli. Ben più gravi sono i casi di ‘indigestione’, in cui un animale finisce nel motore dell’aereo, un evento che si è verificato in 103 occasioni. Seppur i dati italiani siano comparabili, se non addirittura migliori, di quelli di altri Paesi, è chiaro che non esistono margini di errore quando si tratta di sicurezza aerea.

Misure preventive adottate dagli aeroporti

Per mitigare il rischio di bird strike, sia i gestori aeroportuali che le autorità locali sono impegnati in una serie di misure preventive. Un punto chiave riguarda la trasformazione degli aeroporti in spazi sfavorevoli per gli uccelli. Attraverso accorgimenti come l’installazione di allarmi acustici, l’uso di luci lampeggianti e la cura della vegetazione circostante, è possibile rendere meno invitanti le aree aeroportuali per la fauna.

Claudio Eminente, direttore centrale della programmazione economica e dello sviluppo delle infrastrutture dell’ENAC, sottolinea l’importanza di condurre accurate indagini faunistiche e naturalistiche. Non basta solo a limitare la presenza degli animali, ma è fondamentale questa informazione, per comprendere i rischi e attuare misure mirate per la prevenzione. Eliminare fonti di attrazione è essenziale: un aeroporto deve rimanere un ambiente ostile per gli uccelli.

Importanza della collaborazione tra enti

La questione del bird strike richiede un approccio coordinato che coinvolga vari attori. Non basta l’impegno dei gestori aeroportuali, ma è necessaria una collaborazione profonda con gli enti locali. Strutture come le discariche, dove gli uccelli trovano abbondanza di cibo, e i fabbricati abbandonati, dove potrebbero rifugiarsi, devono essere monitorati e gestiti adeguatamente per diminuire i rischi. La creazione di spazi verdi ben curati, senza eccessi di vegetazione o rifugi, rappresenta un’ulteriore misura per ridurre il rischio di bird strike nelle aree circostanti gli aeroporti.

Infine, l’implementazione di tecnologie come i distress call rappresenta un’arma in più per scoraggiare la presenza di uccelli. Questi dispositivi emettono suoni che gli uccelli interpretano come segnali di pericolo, riducendo la possibilità di avvicinamento. La sinergia tra tecnologia e strategia di gestione del territorio potrebbe offrire un’importante risposta a questo problema sempre crescente.

Il tema è complesso e richiede azioni concrete e tempestive, per garantire la sicurezza del trasporto aereo e la protezione dell’ambiente. La strategia di affrontare il problema del bird strike in modo multifattoriale si rivela cruciale per il futuro della sicurezza negli aeroporti italiani.

Ultimo aggiornamento il 29 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina

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