Rischio disimpegno dei fondi per lo sviluppo rurale: il grido d'allerta di Silvio Paolucci

Rischio disimpegno dei fondi per lo sviluppo rurale: il grido d’allerta di Silvio Paolucci

Preoccupazioni crescenti in Abruzzo per il rischio di disimpegno dei fondi del Programma di Sviluppo Rurale, con possibili gravi conseguenze per l’agricoltura e le aree rurali locali.
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Rischio disimpegno dei fondi per lo sviluppo rurale: il grido d'allerta di Silvio Paolucci - Gaeta.it

Le preoccupazioni per l’utilizzo dei fondi del Programma di Sviluppo Rurale in Abruzzo stanno emergendo in modo sempre più insistente, soprattutto con la scadenza del 31 dicembre 2024 che incombe. Silvio Paolucci, Capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, ha espresso il suo allarme riguardo al mancato raggiungimento dei target di spesa previsti, che potrebbe portare a una drastica perdita di risorse, con effetti deleteri sul futuro dell’agricoltura e delle aree rurali.

L’importanza del Programma di sviluppo rurale

Il Programma di Sviluppo Rurale rappresenta una delle principali iniziative dell’Unione Europea nel settore agricolo, concepito per sostenere le aree rurali e migliorare la produttività agricola. In Abruzzo, la programmazione attuale si estende fino al 2022, con l’obiettivo di garantire un impiego efficace delle risorse disponibili e incentivare lo sviluppo sostenibile. Paolucci ha sottolineato come il potenziale disimpegno di circa 30 milioni di euro metta a rischio non solo la crescita del comparto, ma anche l’accesso a future opportunità di finanziamento. Se i target di spesa non dovessero essere raggiunti, è probabile che le aree rurali abruzzesi continuino a soffrire per la mancanza di investimenti e supporto.

Il rischio peggiore è che questi fondi, che potrebbero sostenere progetti vitali per le comunità agricole, vengano restituiti a Bruxelles, con inevitabili ripercussioni sul futuro delle politiche agricole regionali. La frustrazione di Paolucci riflette una preoccupazione più ampia tra gli agricoltori e gli operatori del settore, sempre più insoddisfatti dalla gestione attuale e dalla possibilità che l’attuale governo regionale non favorisca le necessità del comparto.

L’interrogazione urgente all’assessore Emanuele Imprudente

Per fare chiarezza su questa situazione, Paolucci ha annunciato un’interrogazione urgente all’assessore Emanuele Imprudente. L’obiettivo è ottenere informazioni dettagliate sullo stato di attuazione del PSR e sul rischio concreto di disimpegno dei fondi. La richiesta di trasparenza è un messaggio diretto all’esecutivo regionale: la comunità rurale abruzzese merita risposte chiare e tempestive.

Nell’interrogazione, Paolucci chiede dati aggiornati sulla spesa effettiva fino ad oggi e sulle misure adottate dalla Regione per evitare la perdita di fondi. La verifica delle spese è essenziale per comprendere se la programmazione finanziaria sia stata rispettata e se le linee guida stabilite siano state effettivamente implementate. La situazione attuale pone l’accento sulla necessità di una gestione più efficiente delle risorse e di un impegno reale da parte della politica per rispondere alle esigenze di agricoltori e lavoratori del settore.

Le conseguenze del mancato raggiungimento dei target di spesa

Il disimpegno dei fondi potrebbe avere conseguenze devastanti non solo per l’agricoltura ma anche per l’intero tessuto socio-economico delle aree rurali. Perdere finanziamenti significativi come quelli del PSR equivarrebbe a un mancato sostegno per lo sviluppo delle infrastrutture, la promozione di tecniche agricole sostenibili e l’incentivazione dell’innovazione nel settore. Senza questi fondi, le piccole e medie imprese agricole si troverebbero a operare in un contesto di crescente difficoltà economica, con limitate opportunità di crescita.

Paolucci ha sottolineato come il fallimento nel raggiungimento dei target possa influire negativamente sulla programmazione futura, infliggendo un colpo durissimo alla credibilità del sistema agricolo abruzzese nei confronti di Bruxelles e degli altri enti finanziatori. Chiarire le modalità attraverso cui la Regione intende gestire queste risorse sarà cruciale per mantenere viva la fiducia degli agricoltori e degli operatori del settore, spesso dimenticati nelle politiche locali.

Verso una gestione più responsabile delle risorse

Con la scadenza che si avvicina, la Regione deve ora adottare misure concrete per garantire una gestione responsabile e trasparente dei fondi destinati allo sviluppo rurale. Gli agricoltori abruzzesi hanno bisogno di un supporto tangibile che permetta loro non solo di gestire le sfide dell’oggi, ma anche di pianificare un futuro sostenibile e prospero. La responsabilità politica sorge quindi come tema centrale di questo dibattito, con la necessità di rispondere in modo efficace e proattivo alle questioni sollevate da Paolucci e dai suoi colleghi.

Ogni euro stanziato è essenziale per costruire una strategia a lungo termine che valorizzi le potenzialità delle aree rurali. La speranza è che l’amministrazione regionale comprenda l’urgenza di agire e l’importanza di garantire la spesa delle risorse, assicurando un futuro più luminoso per il settore agricolo abruzzese.

Ultimo aggiornamento il 15 Dicembre 2024 da Laura Rossi

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