Il dibattito sulla legalità della permanenza del Principe Harry negli Stati Uniti si infittisce, a seguito delle dichiarazioni contenute nella sua autobiografia “Spare“. L’ex componente della famiglia reale britannica ha apertamente rivelato di aver fatto uso di diverse sostanze stupefacenti, da cocaina a marijuana e ayahuasca. Queste rivelazioni potrebbero mettere a rischio il suo visto e, di conseguenza, la sua permanenza nel Paese.
La questione del visto e delle dichiarazioni sui precedenti di consumo di droga
All’attenzione del pubblico è emersa l’eventualità che il Duca di Sussex, nel richiedere il visto statunitense, possa aver fornito informazioni ingannevoli riguardo al suo passato con le droghe. Se i funzionari statunitensi dovessero determinare che Harry ha travisato la verità , il rischio di espulsione potrebbe diventare concreto. Secondo la legge americana, chi richiede un visto deve dichiarare l’eventuale uso di sostanze illecite nella propria vita, e il mancato rispetto di queste normative potrebbe comportare serie conseguenze legali.
La Heritage Foundation, un think tank conservatore, ha chiesto al presidente Donald Trump di rendere noti i documenti relativi al processo di immigrazione di Harry. Questi documenti potrebbero rivelare se ci siano stati errori nel suo processo di richiesta del visto. Trump, in passato, ha espresso la possibilità di espulsione del principe, nel caso apparissero incongruenze nelle sue dichiarazioni. Con la caduta dell’Amministrazione Biden, le speranze della Heritage Foundation di vedere rivisti questi fascicoli aumentano, portando a un intenso dibattito sulla questione.
La vita di Harry nel suo nuovo contesto californiano
Il Principe Harry ha lasciato il Regno Unito nel 2020, trasferendosi con Meghan Markle e il loro primogenito Archie a Montecito, in California. La coppia ha accolto nel 2021 la secondogenita Lilibet, che, come il fratello, possiede la doppia cittadinanza britannica e americana. La scelta di vivere negli Stati Uniti ha sollevato interrogativi e speculazioni, specialmente alla luce delle rivelazioni casuali ma dirette di Harry riguardo al suo passato con le droghe.
Il contesto legale americano implica che chi richiede asilo o un visto ha l’obbligo di essere trasparente riguardo ai propri comportamenti, specialmente quelli potenzialmente illegali. L’attenzione rivolta alla questione da parte di entità come la Heritage Foundation attesta l’impatto che le rivelazioni autobiografiche di Harry hanno avuto. Nonostante le obiezioni legali a favore della privacy del duca, la battaglia legale per ottenere la divulgazione delle informazioni continua.
L’azione legale della Heritage Foundation e le sue implicazioni
La Heritage Foundation ha portato la questione in tribunale, definendola di “immenso interesse pubblico”. Tuttavia, i tentativi di ottenere accesso ai documenti sono stati respinti da un giudice, il quale ha stabilito che tali informazioni dovrebbero rimanere riservate. Questo ha spinto Samuel Dewey, avvocato dell’organizzazione, a contestare la sentenza, sostenendo che rendere disponibili i documenti aiuterebbe a chiarire come il Dipartimento dell’Immigrazione gestisca le richieste di visto, particolarmente in casi controversi come quello di Harry.
Con l’attuale assenza di chiara protezione dall’Amministrazione Biden, la Heritage Foundation spera di influenzare Donald Trump affinché revochi la decisione del tribunale, sottolineando che l’ex presidente ha la capacità di agire in questo senso. Il direttore del Margaret Thatcher Center for Freedom, Nile Gardiner, ha espresso forti aspettative riguardo a possibili sviluppi in questa direzione, sostenendo che la trasparenza sul comportamento del Duca di Sussex potrebbe avere implicazioni significative sulla sua continua residenza negli Stati Uniti.
Il caso continua a attrarre l’attenzione pubblica, con molti che osservano come la situazione si evolverà e quali saranno le ripercussioni per la vita di Harry e della sua famiglia nel Paese.
Ultimo aggiornamento il 24 Gennaio 2025 da Sofia Greco