La recenti ricerche archeologiche nel parco di Selinunte hanno permesso di riemergere antiche strutture che ridefiniscono la mappa della storica polis greca situata sulla costa sud-occidentale della Sicilia. La scoperta del tratto delle mura settentrionali e della Porta Nord offre nuove informazioni cruciali sulle origini e la protezione della città , arricchendo la comprensione delle sue dimensioni e delle sue funzioni.
La scoperta delle antiche mura
I resti delle mura ritrovate a Selinunte costituiscono un’importante testimonianza dell’estensione della polis, risalente prima della sua distruzione ad opera dei Cartaginesi nel 409 a.C. Questo avvenimento storico, descritto da Diodoro Siculo, segnò un momento tragico per la città con la morte di circa 16.000 persone. Le mura consentono di comprendere come fosse strutturata la difesa della città e la Porta Nord, in particolare, risulta rilevante poiché rappresentava l’ingresso meno fortificato, fornendo un diretto collegamento con la necropoli limitrofa.
Questa scoperta archeologica non è solo una curiosità , ma si inserisce nel contesto di indagini avviate trent’anni fa da Dieter Mertens, un archeologo tedesco le cui intuizioni hanno ispirato le ricerche odierne. Negli anni ’90, Mertens aveva già intuito la possibile esistenza di una cinta muraria e avviò scavi nella zona orientale. Le dimensioni rilevate delle mura ora scoperte superano le aspettative, rivelando un’importante struttura difensiva e un’architettura complessa che racconta la vivacità di Selinunte antica.
Con l’ausilio di tecniche moderne, come la tomografia geoelettrica tridimensionale, è stato possibile confermare e ampliare le ipotesi formulate in passato, restituendo un’immagine affascinante di una città fiorente, dal tessuto urbano ben organizzato e architettonicamente sofisticato.
L’annuncio e la valorizzazione del sito
L’annuncio ufficiale della scoperta è avvenuto presso il Baglio Florio, sede del Parco archeologico di Selinunte, dove sono stati presentati anche il nuovo logo e l’identità grafica del sito. Questi elementi visivi sono ispirati alla foglia di selinon, simbolo che appare sulle monete didracme del VI secolo a.C. e rappresenta un legame diretto con la storia antica della città .
Il direttore del parco, Felice Crescente, ha evidenziato come questa scoperta sia il risultato di un lavoro di squadra tra fondi propri del parco e il contributo di giovani archeologi italiani, con il supporto del professor Carlo Zoppi. È importante menzionare anche il ruolo dell’associazione Archeofficina, che ha collaborato nello scavo e nel ripristino di porzioni significative delle mura, torri di guardia e tracce di botteghe artigiane.
Questi sviluppi aprono la porta a una valorizzazione del Parco che mira a rendere Selinunte un luogo di interesse crescente per i turisti e gli archeologi. Sono previsti piani di valorizzazione che includeranno percorsi guidati e segnaletica intelligente, trasformando il sito in un’attrattiva ancora più accessibile e coinvolgente.
Visitare il Parco di Selinunte: informazioni pratiche
Per chi desidera esplorare il parco archeologico di Selinunte, ora è più che mai il momento ideale. Il sito ha avviato un programma di valorizzazione che offre diverse opzioni di visita. I nuovi percorsi guidati e le itinerari tematici, come quello dedicato alle Mura dell’Acropoli, sono stati introdotti in anteprima a febbraio e entreranno regolarmente nel palinsesto delle attività a partire dal 6 aprile.
L’accessibilità del parco è assicurata con orari di apertura dalle 9 alle 19 fino al 30 aprile, con l’ultimo ingresso alle 18. Nel periodo estivo, che va dal 1 maggio al 15 settembre, l’orario di apertura si prolunga fino alle 20, con ulteriori aperture serali per consentire una visita sotto le stelle.
Per rendere la visita ancora più agevole, CoopCulture ha progettato un efficace sistema di orientamento per il vasto area del parco, identificando i punti di maggiore interesse e suggerendo i tempi di percorrenza. Queste misure sono pensate per offrire un’esperienza fluida e coinvolgente, sia per chi visita in autonomia sia per chi preferisce usufruire di navette elettriche o biciclette.
Visitare il parco di Selinunte non è solo un’opportunità per scoprire il passato, ma un’esperienza che consente di immergersi nella storia e nella bellezza della Sicilia.