L’iniziativa “Open Factory” ha compiuto dieci anni e si è affermata come un’importante opportunità per scoprire il funzionamento degli aeroporti del Nord Est Italia. Ideata da ItalyPost e Corriere della Sera in collaborazione con il Gruppo Nem, la manifestazione ha accolto circa 100 partecipanti tra Venezia, Treviso e Verona. Questi ospiti hanno potuto approfondire il “dietro le quinte” dell’operatività aeroportuale, scoprendo come da gennaio a ottobre siano stati gestiti circa 16 milioni di passeggeri.
L’importanza dell’evento
“Open Factory” non è solo un evento di scoperta, ma è anche una finestra aperta sulle dinamiche che regolano la gestione aeroportuale. L’incontro rappresenta un’occasione per stimolare l’interesse del pubblico riguardo a come funzionano i voli e le operazioni di carico e scarico delle merci. Enrico Marchi, Presidente del Gruppo Save, ha sottolineato che questo evento mette in luce la complessità del lavoro quotidiano che sostiene il funzionamento degli scali. Marchi ha espresso il desiderio di far conoscere la realtà operativa di queste infrastrutture, che sono un punto di riferimento non solo per il trasporto aereo, ma anche per l’economia locale.
Il contenuto dei percorsi organizzati è stato progettato per coinvolgere i partecipanti in un’esperienza pratica, permettendo loro di interagire con i professionisti del settore. L’evento ha anche accolto interventi e presentazioni riguardanti l’evoluzione e le sfide del settore aereo, offrendo una prospettiva unica sulle opportunità e i cambiamenti che caratterizzano il panorama aeroportuale italiano.
Sinergie tra gli aeroporti
Un altro aspetto rilevante emerso durante “Open Factory” è stato il valore della sinergia tra i vari aeroporti del Nord Est. Durante la manifestazione, gli ospiti hanno avuto l’opportunità di comprendere come Venezia, Treviso, Verona e Brescia collaborano, mantenendo al contempo le singole caratteristiche di ciascuno scalo. Questa collaborazione ha svolto un ruolo cruciale nel garantire non solo un incremento del traffico passeggeri, ma anche un’ottimizzazione dei flussi di merci.
In un periodo in cui la mobilità è essenziale, la capacità di questi aeroporti di lavorare in sinergia si traduce in vantaggi tangibili per i viaggiatori e le imprese locali. Marchi ha specificato come la cooperazione tra scali consenta di rispondere meglio alle esigenze del mercato, promuovendo gli scali come hub integrati per diverse destinazioni. La manifestazione ha così messo in evidenza l’importanza di una gestione coordinata, che può migliorare l’efficienza operativa e il servizio al cliente.
Coinvolgimento e feedback
La partecipazione attiva degli ospiti ha reso l’evento particolarmente riuscito. Durante le varie attività, sono stati raccolti feedback e osservazioni che possono rivelarsi preziosi per il futuro delle iniziative legate al mondo aeroportuale. In questo modo, i responsabili hanno potuto comprendere meglio le domande e gli interessi del pubblico, contribuendo a pianificare forme di interazione sempre più efficaci.
Questa edizione di “Open Factory” ha rappresentato non solo un successo in termini di partecipazione, ma ha anche ulteriormente cementato la relazione tra la popolazione locale e le principali infrastrutture di trasporto della Regione. In un contesto sempre più globale, eventi come questi svolgono un ruolo cruciale nel creare consapevolezza e coinvolgimento, facendo crescere la comprensione rispetto a ciò che avviene “dietro le quinte”.
Ultimo aggiornamento il 24 Novembre 2024 da Laura Rossi